"Borsiste maltrattate e dress code", Bellomo e Nalin a processo. Ma cadono alcune accuse

Il gup del Tribunale di Bari Annachiara Mastrorilli, al termine dell'udienza preliminare nei confronti dell'ex giudice del Consiglio di Stato Francesco Bellomo, ha rinviato a giudizio, oltre a Bellomo, anche l'ex pm di Rovigo Davide Nalin, accusato di concorso nei maltrattamenti, poi riqualificati in stalking, su alcune ex borsiste della Scuola di Formazione per la preparazione al concorso in magistratura 'Diritto e Scienza'. È stata stralciata la posizione dell'avvocato barese Andrea Irno Consalvo, organizzatore dei corsi all'interno della Scuola, accusato di false informazioni al pm per aver "taciuto quanto a sua conoscenza" sui rapporti tra Bellomo e le corsiste. 

Di recente, al contrario, il Consiglio superiore della magistratura aveva, nel procedimento disciplinare, assolto Nalin da questo capo di incolpazione, relativo ossia al trattamento delle borsiste, disponendo il suo reintegro in magistratura, con passaggio al ruolo giudicante, a Bologna. 

Tornando al penale, l'udienza preliminare ha comunque visto cadere, per intervenuta prescrizione, l'ipotesi di reato di estorsione, riqualificata in violenza privata, contestata al solo Bellomo, mentre, appunto, l'ipotesi di maltrattamenti è stata riqualificata in quella di stalking.

Rimangono, da parte della difesa di Nalin, affidata all'avvocato Ernesto De Toni, le perplessità già sollevate in corso della discussione dell'udienza preliminare: la competenza territoriale di Bari, dove nessuno dei fatti si sarebbe mai verificato; ma anche la procedibilità stessa, dal momento che non sono state presentate querele, né tantomeno sono costituite parti civili, laddove la riqualificazione dei reati li rende procedibile solo a querela.