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LA PUBBLICAZIONE

Storia degli angeli dell’emergenza

Un omaggio ad alpini, Protezione civile e volontari che hanno lavorato in prima linea

Storia degli angeli dell’emergenza

Un omaggio ad alpini, Protezione civile e volontari che hanno lavorato in prima linea

Nasce dalla penna di Carlo Maria Piuma, membro della sezione Alpini di Padova, redattore del giornale sezionale “Naia Scarpona”, consigliere direttivo e volontario della Protezione civile, “Covid-19, la battaglia degli alpini, Padova e Rovigo”, la toccante e veritiera pubblicazione che costituisce il secondo libro scritto dall’autore dopo “Mariuccia, Genova-Siena solo andata”. L’opera, organizzata in un diario che parte dal 21 febbraio scorso per terminare l’8 luglio, vuole essere sì un monito al lettore per ricordare un periodo complesso, tragico e devastante che ha colpito l’intera umanità scavando e imprimendo nel cuore di ognuno una lacerazione profonda ma anche un sentito ringraziamento a tutti i volontari della Protezione civile di Padova e Rovigo, alpini e non, poiché, difronte al pericolo, hanno adempiuto magistralmente ai loro doveri svolgendo eccezionalmente un compito arduo, a tratti incessante, solamente nel segno di una umanità fraterna, nella volontà di fare tutto il possibile per aiutare e portare speranza in un tempo in cui la luce sembrava sopraffatta dall’oscurità.

Il libro ripercorre dunque tutte quelle attività e servizi che l’autore, insieme alla squadra della Protezione civile, ha compiuto, dalla distribuzione delle mascherine in quasi, se non tutti, i comuni della provincia padovana alla risistemazione e riattivazione, in circa una settimana, di ben tre piani dell’ospedale di Monselice.

La pubblicazione esce parallelamente e quasi in concomitanza ai festeggiamenti per il centesimo anniversario della fondazione della sezione di Padova che sono stati celebrati il 4 ottobre al velodromo della città patavina alla presenza di numerose autorità, tra le quali figurano Sebastiano Favero (presidente nazionale degli Alpini), il presidente della Provincia di Padova e Roberto Scarpa (il presidente sezionale che ha curato la prefazione del libro).

L’opera va ad inserirsi in un periodo, di certo, diverso rispetto a quello in cui è stata iniziato, tuttavia, come testimonia lo stesso autore, le prospettive dettate anche dagli ultimi eventi e dai numeri dei contagi in aumento, non sono incoraggianti.

Il libro quindi non vuole essere un discorso conclusivo sull’emergenza, ancora in atto ma anzi, si prefigge di diffondere e rendere onore a persone, alpini, volontari e non per ciò che hanno compiuto immediatamente, senza troppi ripensamenti; la testimonianza scritta diventa dunque una vista privilegiata e intrinseca di ciò che è stato e potrebbe tornare, nella consapevolezza però, che gli alpini sono preparati, più informati sulla natura della pandemia, pronti ancora una volta ad aiutare, prestare soccorso e tendere la mano al Paese sapendo che la luce c’è e continuerà ad esistere, certi che il bene e la dedizione agli altri, ancora una volta, saranno la giusta strada da percorrere.

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