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L’ORDINANZA

Con i divieti la piazza esplode dalle 8

Anche dopo le 14 Rovigo è rimasta vivace, anche se non come al mattino. Oggi negozi aperti

Con i divieti la piazza esplode dalle 8

Qualche negozio, ieri mattina, ha accolto i clienti addirittura alle 8,30 di un sabato prefestivo. E durante la mattina il centro cittadino è letteralmente esploso di gente, considerato l’andamento epidemiologico. Evidentemente l’ordinanza di Luca Zaia, per cui dalle 14 scatta il divieto di spostarsi dai propri confini comunali, ha come spostato indietro le lancette dell’orologio, modificando di colpo la scansione della giornata. Almeno a Rovigo.

Piazze piene e fila davanti ai negozi, proprio come nel week end precedente. E oggi sarà la stessa cosa, con i negozi aperti dalla mattina alla sera. Molti anticipano l’apertura proprio per accogliere chi dopo le 14 non può. La chiusura dei centri commerciali e l’impossibilità di muoversi fuori porta, ha mantenuto in città i rodigini, che hanno approfittato del privilegio di vivere in una città a misura d’uomo, dove se si passeggia in centro non si rischia l’assembramento.

Alle 14 è scattata l’ordinanza di Zaia. E il centro di Rovigo, in effetti, era quasi deserto. Ma si è trattato delle prime ore del pomeriggio e il tempo incerto. Dopo pranzo, che oramai i rodigini fanno per lo più a casa, si è tornati a passeggiare in centro.

In centro c’era meno gente rispetto all’esplosione della mattina, ma tantissime persone si sono riversate nei bar, distanze e misure permettendo. A controllare i movimenti dei cittadini, l’occhio vigile delle forze di polizia, schierate, come oramai è consuetudine, tra piazza Matteotti e la Gran Guardia. C’era anche un presidio sanitario.

Si tratta, tra l’altro, dell’ultimo weekend di bar aperti. Poi per effetto del decreto legge illustrato venerdì da Conte, ristoranti e bar rimarranno chiusi.

L’accordo finale nel governo parla sostanzialmente di un’unica, grande zona rossa nazionale dal 24 dicembre al 6 gennaio. Zona rossa però che riguarderà soltanto i giorni festivi e prefestivi, vale a dire 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre, 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio. Nei restanti quattro giorni invece, saranno in vigore le misure della zona arancione. Nei giorni di zona rossa sarà tutto chiuso con l’eccezione dei servizi di pubblica utilità. Negli altri, invece, i negozi potranno alzare le serrande, mentre bar e ristoranti avranno solo la possibilità di effettuare l’asporto. E anche in questo caso, l’effetto sulla nostra popolazione sarà l’ennesimo esperimento sociale.

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