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L’ACCORDO
14/01/2021 - 18:10
Il turismo è tra i comparti ad aver più sofferto in un anno, il 2020, segnato fortemente dalla pandemia. E per questo inizio del 2021 le cose non migliorano viste le limitazioni a tale comparto che comunque auspica quanto prima l’uscita da questo periodo nero. Per guardare ad un futuro, anche a lungo termine, che Confindustria Venezia-area metropolitana di Venezia e Rovigo ha firmato un accordo di collaborazione con Fondazione Veneto Film Commission allo scopo di favorire la promozione, in Italia e all’estero, del territorio e del suo patrimonio imprenditoriale attraverso le produzioni audiovisive.
L’associazione, punto di riferimento della rappresentanza e tutela degli interessi del mondo imprenditoriale, si lega con la Veneto Film Commission che vede la stessa Regione del Veneto come socio fondatore: ha come scopi la promozione della regione come location e l’attrazione sul territorio di produzioni italiane ed estere e si pone, inoltre, come riferimento per l’industria cinematografica e audiovisiva locale, creando opportunità di lavoro e fornendo servizi, e per chi voglia investire su produzioni realizzate in Veneto.
Alla firma ufficiale tra le due parti, avvenuta simbolicamente in videoconferenza, il presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese ha sottolineato: “Siamo attraversando, ormai da quasi un anno, un periodo difficile. Un momento buio che deve essere da stimolo per il rilancio e questo accade solamente attraverso iniziative pratiche e pragmatiche. Quello con Veneto Film Commission è accordo che va nella direzione di fare qualcosa di virtuoso nella città più bella del mondo, vedendo i film come ambasciatori del nostro modello. Un progetto che si compone di tre anime vale a dire culturale, industriale e quella degli addetti ai lavori e noi vogliamo dare tutto il nostro contributo con impegni ed atti formali”.
Dall’altra parte del “tavolo” - appunto - ’altra parte: il presidente della Fondazione Veneto Film Commission Luigi Bacialli.
“Questo accordo - le sue parole - è segnale della volontà di valorizzare il territorio costruendo una rete di industrie da poter coinvolgere in questo specifico comparto creando una rete. Una visione che non è solamente a breve termine, ma è uno sguardo su un futuro anche più lontano”.
Il settore audiovisivo, nonostante le sale cinematografiche chiuse ormai da diversi mesi, continua a ricevere richieste di contenuti sia per la televisione sia per le piattaforme in streaming, servizi che fanno la parte del leone.
Ecco perché investire su questo comparto è un modo per dare una spinta al rilancio dell’intero territorio.
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