Katia Ricciarelli, da Rovigo al mondo: 50 anni al top

Da Rovigo fino alla fama internazionale. Il soprano Katia Ricciarelli, nata proprio nella nostra città, compie oggi 75 anni, dei quali cinquanta di una carriera straordinaria.

Fin da bambina ha dimostrato una grande passione per il canto e, dopo aver studiato al conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, ha avuto l’opportunità di studiare con Iris Adami Corradetti, famoso soprano. Esordisce nel 1969 ne "La bohèmè" a Mantova e l’anno successivo appare al Regio di Parma ne "Il trovatore". Ma la cantante polesana sale alla ribalta nel 1971 dopo aver vinto il Concorso Internazionale Voci Verdiane della Rai eseguendo un’aria da "Il corsaro".

La Ricciarelli si è esibita nei più grandi teatri del mondo: Lyric Opera di Chicago, Teatro alla Scala, Royal Opera House di Londra, Metropolitan Opera, spaziando tra le opere di Puccini, Verdi, Rossini, Donizetti e altri, e raggiungendo livelli il suo apice nella seconda metà degli anni '70 con "Anna Bolena" a Parma nel 1977 e "Tancredi" a New York nel 1978.

Una carriera canora che, nel 1994 per i venticinque anni di carriera, le porta l'onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. Negli anni 2000 ha sfoltito la carriera operistica, limitando la sua attività al Politeama Greco di Lecce, di cui è stata direttrice artistica e dove ha debuttato in nuove opere. Katia Ricciarelli è un'artista poliedrica e, soprattutto negli ultimi anni, si è dedicata molto anche al cinema e alla televisione. Nel 2007 ha recitato nella fiction Mediaset "Carabinieri 7" e nel film di Cristina Comencini "Bianco e nero", pubblicando inoltre l’autobiografia "Altro di me non saprei narrare".

Sempre su Canale 5, nel 2010, ha partecipato come giudice al programma "Io canto", condotto da Gerry Scotti, e nello stesso anno è apparsa nel documentario di Claudio Costa "Pupi Avati, ieri oggi domani", dedicato al regista bolognese. Della sua vita sentimentale si ricorda, prima, una lunga relazione col tenore Carreras di 13 anni e poi il matrimonio con Pippo Baudo durato 18 anni.

Adesso il soprano rodigino si è trasferito sul Lago di Como e non sembra ci siano particolari programmi per il suo compleanno: "Non farò niente come non ho fatto niente a Natale - racconta il soprano - non ho voglia anche se questo compleanno lo avrei festeggiato perché quest’anno ricorrono anche i miei 50 anni di carriera, quindi avrei fatto una festa. Magari la farò a 80 anni".

Sul futuro invece le idee sembrano essere molto chiare: "Di progetti ne ho tantissimi, soprattutto quello di occuparmi dei giovani emergenti che vanno aiutati con grande coscienza e professionalità. Abbiamo poche giovani risorse, perché non hanno la possibilità di esprimersi. A me il talento piace costruirlo, mi piace formare i giovani e dar loro la possibilità di esibirsi nel loro genere. Naturalmente devono prima studiare".

In una sua frase Katia Ricciarelli ha disse: "Il vero banco di prova rimane il tempo: resistere un anno sulle scene è abbastanza facile, quaranta no". Lei è arrivata a cinquanta di carriera... auguri e chepeau.