Cerca

l’intervista

Davide Rigato, il violino nel sangue

“Per noi artisti con la pandemia è dura. Con gli stimoli giusti si può trovare la propria strada”

Davide Rigato, il violino nel sangue

Davide Rigato, rodigino di 21 anni, è violinista da 17 anni. Partito dal conservatorio Francesco Venezze di Rovigo, dopo il metodo Suzuki, è arrivato ad ottenere successi internazionali e a studiare con musicisti di fama mondiale. Rigato ha vinto il primo premio assoluto in molti concorsi in Italia e all’estero e si è esibito come solista e in formazione di musica da camera in diverse città italiane e non, da Roma a Firenze, Modena, Vicenza, Philadelphia, Ewing, Monaco di Baviera, New York. Attualmente si sta dedicando all’insegnamento e si sta preparando per un’audizione di un’orchestra di prestigio.

Davide, com’è nata la tua passione per la musica?

“All’età di 4 anni ho iniziato ad innamorarmi di questo curioso strumento, soprattutto grazie alla mia famiglia di musicisti che mi ha permesso sin dalla nascita di ascoltare bella musica e di essere immerso in un mondo di ritmo e note”.

Vieni da un’esperienza all’estero vero?

“Sì, ho avuto la fortuna di vincere una borsa di studio alla Temple university di Philadelphia. La notizia è arrivata proprio un mese prima della partenza e, preparando tutto in fretta, sono stato immerso in un mondo tutto nuovo. L’esperienza è stata formativa da ogni punto di vista e non certo solo da quello musicale. Nel primo periodo ero in costante compagnia della solitudine ma col tempo ho fanno qualche buon amico; è stata dura adattarsi ma ne è valsa davvero la pena. La magia di quel mondo fatto di grattacieli e sogni dà ogni giorno l’illusione di essere padroni del proprio futuro. Fortunatamente ho scelta di tornare in Italia dopo un anno negli Usa e non ho dovuto affrontare questo periodo con un oceano di mezzo. Con la distanza sarebbe stato ancor più complicato”.

Rovigo è una città per musicisti?

“Avendo viaggiato molto e soprattutto avendo avuto modo di studiare e confrontarmi con realtà differenti posso dire che gli stimoli sono pochi. Ma se si lavora per trovare la giusta via, anche vivere nel più piccolo paese può dare grandi risultati. Una delle cose imparate grazie a questa pandemia è l’importanza di creare rete attraverso progetti trasversali che avvicinino musicisti apparentemente distanti. È stato bello seguire da vicino il progetto realizzato da mio fratello Nicola Elias Rigato, un coro virtuale chiamato We-Choir, che sta riunendo cantanti da tutto il mondo. Un’altra realtà partita dal piccolo della nostra città è il gruppo Psycodrummers, di cui faccio orgogliosamente parte, che utilizzando materiali di riciclo porta in vita ritmi originali su alcuni dei migliori palchi d’Italia”.

La pandemia ha messo in ginocchio il mondo della musica. Cosa ne pensi?

“Il nostro settore è purtroppo uno dei tanti che sta continuando a soffrire e cerca di sopravvivere in qualche modo. Continuare uno studio in solitudine e le lezioni di violino online mi ha fatto toccare con mano la contingenza dei nostri progetti e delle nostre potenzialità. Nonostante il periodo sono riuscito, con tutte le misure di sicurezza, a suonare qualche volta in quartetto durante l’estate, con l’Orchestra ritmico sinfonica italiana, con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento alla Biennale di Venezia e recentemente con l’Orchestra di Ferrara per il bellissimo progetto “Cantata d’autore” di e con Simone Cristicchi”.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

“Innanzitutto finire il mio percorso triennale in una delle più prestigiose accademie d’Italia, quella di Santa Cecilia a Roma. Di recente mi sto poi interessando al mondo della liuteria, nonché alla ricerca di uno strumento adeguato che mi permetta di esprimermi al meglio. Purtroppo non posso parlare di concerti, concorsi e audizioni data la precarietà del momento e la temporanea chiusura di teatri. Quel che più desidero ora come ora, come tutti noi, è di tornare alla nostra normalità, di tornare a fare ciò che più amavamo”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400