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CULTURA

Boniolo tra i mille volti della Commedia

Con l’appuntamento di domani si conclude il ciclo di dirette online sui canali Facebook e Youtube di palazzo Roverella sulla Quercia di Dante

Boniolo tra i mille volti della Commedia

Con l’appuntamento di domani (inizio alle 21), si conclude il ciclo di dirette online sui canali Facebook e Youtube di palazzo Roverella, dedicato all’approfondimento della mostra “La quercia di Dante. Visioni dell’Inferno. Doré, Rauschembergh, Brand”, a palazzo Roncale. Questi appuntamenti digitali promossi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (organizzatore della mostra) e realizzati da Aqua, che per conto della Fondazione gestisce i servizi in mostra, hanno lo scopo di raccontare alcuni degli aspetti più interessanti dell’esposizione.

Protagonista di questo terzo incontro con Dante e la sua Commedia è il presidente dell’Accademia dei Concordi, Giovanni Boniolo. Sarà lui ad accompagnare virtualmente il visitatore a scoprire “I mille volti della Commedia” esposti al Roverella. Accanto alle “Visioni dell’Inferno” di tre celebri artisti, Dorè, Rauschemberg e Brand, la mostra propone una spettacolare sequenza di edizioni antiche e contemporanee della Commedia. Molte di quelle antiche provengono proprio dalla Accademia dei Concordi, oltre che dalla Biblioteca del Seminario Vescovile. E si tratta di edizioni di grandissimo pregio, sia per l’interesse storico sia per la qualità di realizzazione. Ad essere proposti all’ammirazione del pubblico sono infatti esemplari preziosi per la storia della tipografia veneziana, insieme a edizioni fondamentali per il loro corredo iconografico o per l’importanza del commento. Ma alle edizioni storiche si affiancano in mostra anche interpretazioni recenti del capolavoro dell’Alighieri. Spesso divertite e inusuali, mai irriverenti. Tra esse la rilettura iconografica dell’Inferno proposta da Fabrica, realizzata dai giovani artisti inglesi Patrick Waterhouse e Walter Hutton, all’epoca del tutto estranei alla tradizione dantesca e alla cultura italiana. O l’Inferno raccontato ai più piccoli dalle pagine di Topolino, in una serie ormai storica degli anni Cinquanta.

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