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COMUNE DI ROVIGO

"Procedure più snelle per l'urbanistica", ma basterà?

L’assessore: "Nuovo scanner e più ore dedicate". Ma i professionisti si chiedono se finiranno le lentezze

"Procedure più snelle per l'urbanistica", ma basterà?

L’urbanistica potenzia la squadra per far fronte alle pratiche di richiesta per l’ecobonus che si stanno accumulando negli uffici di via Badaloni. Ma basterà? Se lo chiedono molti cittadini e molti professionisti che da mesi chiedono una velocizzazione nell’affrontare le pratiche edilizie. E se lo chiede chi ritiene che alla base della lentezza ci sia il metodo di lavoro introdotto dai vertici tecnici del settore urbanistica, guidato dal dirigente Cristian Scalabrin.

“L’aumento delle richieste di accesso agli atti - ha spiegato ieri l’assessore all’urbanistica Luisa Cattozzo - sono aumentate di quattro o cinque volte. E credo che la grande maggioranza di queste richieste sia legate alle pratiche Ecobonus. Per velocizzare queste procedure occorreva intervenire su vari fronti, perché la macchina operativa degli uffici non era in grado di assorbire questo aumento della mole di lavoro. A partire dall’archivio, ancora in formato cartaceo e dislocato in zona Interporto”. Archivio cartaceo, e a Borsea, significa che per ciascuna pratica di richiesta di Ecobonus occorreva mettere in piedi una serie di attività lunghe e di tipo “predigitale”. Ogni richiesta, infatti, deve essere trattata in forma digitale e con Pec, significa che per ogni singola richiesta di accesso agli atti il dipendete comunale deve recarsi a Borsea in archivio prendere l’atto di riferimento, quello per cui occorre verificare la sussistenza dei requisiti per l’accesso agli sgravi fiscali Ecobonus, e scannerizzarlo con un’apposita strumentazione presente negli uffici dell’urbanistica. Fino a qualche giorno fa, inoltre, questo lavoro poteva essere effettuato da una persona in alcuni giorni della settimana. “Ora - ha puntualizzato l’assessore - abbiamo destinato due persone al recupero e alla digitalizzazione degli atti amministrativi edilizi, che se ne occuperanno tutte le mattine e un pomeriggio. Inoltre abbiamo anche previsto un addetto ai rapporti con privati e ditte interessate a questo tipo di pratiche. E siamo in attesa di capire se ci sarà il via libera alla richiesta che molte amministrazioni locali hanno fatto allo Stato proprio in relazione all’aumento delle pratiche edilizie per l’ecobonus, ossia la possibilità di assumere personale da destinare alle richieste di accesso agli atti. Come Comune, intanto, abbiamo anticipato questa risposta dislocando le due figure a questo tipo di attività. Se lo Stato mette a disposizione lo strumento dell’Ecobonus deve anche mettere le amministrazioni locali nella possibilità di far fronte alla mole di richieste rispettando i tempi previsti”. E non è tutto, perché con l’approvazione del bilancio previsionale, previsto in aula per la fine di febbraio, il Comune acquisterà una seconda macchina per digitalizzare atti, pratiche e documenti. “In questo modo - ha chiosato l’assessore - la procedura si velocizzerà ulteriormente. E credo di poter dire che contiamo di risolvere tutte le pratiche entro i termini previsti”.

Il tutto, però, a patto che la strozzatura a imbuto alla fine di questi passaggi, possa essere eliminata. Velocizzare pratiche e procedure per poi lasciar accatastare il tutto su qualche scrivania, per l’ok definitivo e per una serie infinita di continue verifiche, sarebbe l’ultima beffa a chi chiede tempi celeri e snellimento burocratico. Ulteriori lentezze e passaggi cervellotici non ammetterebbero più alibi, spiegazioni o scuse.

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