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IL PROGETTO

Un chiostro al centro della città

La vicepresidente Busson: “Investire nella tecnologia e proporre il Polesine come set per film”

Un chiostro al centro della città

“Stiamo lavorando ad un progetto molto ambizioso che vede il chiostro degli Olivetani tornare ad essere il centro culturale del territorio rodigino. L’idea è di creare un vero e proprio hub culturale. Il Polesine è la terra tra i due fiumi, Fondazione Rovigo Cultura crede nella ricchezza di questo territorio che si inserisce ei percorsi e nel patrimonio del Veneto”.

Questo l’annuncio della vicepresidente della Fondazione Rovigo Cultura, Elena Busson, che ha ribadito la centralità del museo dei Grandi di fiumi di Rovigo nel panorama culturale. Tante le iniziative portate avanti dalla Fondazione Rovigo Cultura che è riuscita a organizzare eventi di successo nonostante la pandemia di mezzo.

Il sodalizio che la sua sede nel museo dei Grandi fiumi è nato nel 2006 e vanta tra i soci fondatori la Regione Veneto e il Comune di Rovigo. Tra le sue principali attività c’è la gestione del Teatro Sociale, del museo dei Grandi fiumi, delle sale espositive del Comune di Rovigo e la promozione, diffusione, conoscenza e la fruizione delle attività teatrali, della musica, della danza ed in generale di tutte le discipline artistiche come mezzo di promozione culturale tra i cittadini della provincia.

La vicepresidente Busson ha poi continuato con un bilancio di quanto svolto fin qui dalla Fondazione: “Ci siamo insediati poco prima della pandemia, durante la quale abbiamo realizzato spettacoli in digitale. In seguito abbiamo optato per la realizzazione di spettacoli rilevanti insieme a Rovigo Racconta e a Fabbrica dello Zucchero mentre per l’Agosto Rodigino siamo rimasti qui nel nostro chiostro degli Olivetani insieme a Minimiteatri e Mosaico”.

Ci sono anche i giovani nei progetti della Fondazione: “Dovremo investire nella tecnologia - prosegue la Busson - nei social in tutti quelli che sono gli strumenti dei giovani per riprendere quella che è la nostra storia e il nostro patrimonio culturale e riproporlo mediante il loro linguaggio quindi attraverso il digitale”.

Tra i temi sottolineati anche il binomio che vede protagonisti il Polesine e il cinema: “La provincia di Rovigo come terra tra i due fiumi si presta come ambientazione cinematografica. Attori e registi importanti hanno raccontato Rovigo come un luogo prediletto per i loro film”.

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