Cerca

IL CONVEGNO

“Oro blu”: un vero privilegio

Raito: "L’acqua è una risorsa fondamentale che rischia di scarseggiare sempre di più"

“Oro blu”: un vero privilegio

L’acqua è una risorsa fondamentale che rischia di scarseggiare sempre di più. L’oro blu è un fattore geopolitico, in molte zone del mondo sono infatti ancora in corso conflitti per la detenzione di questo bene prezioso. Va trattata con la massima attenzione e con il doveroso rispetto”. Questo il monito di Leonardo Raito, presidente del consiglio di bacino Polesine, e sindaco di Polesella, durante il convegno organizzato per ieri in occasione della Giornata mondiale dell’acqua 2021, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, con lo scopo di ricordare a tutti quanto è importante l’acqua per sopravvivere in questo pianeta. “L’acqua è un tema transnazionale. Attraverso l’acqua e l’igiene si diffonde la prevenzione”.

Tanti gli ospiti presenti introdotti dall’ingegner Gianpaolo Milan, consulente e collaboratore del consiglio, che ha esordito: “In alcuni paesi compiere gesti normali come lavarsi le mani o bere un sorso d’acqua sono ancora un’utopia. In Africa c’è bisogno di costruire riserve di acqua ad uso civile e agricolo ricordandoci del cambiamento climatico, perché l’acqua è presente ma va gestita correttamente”. Tra i relatori Sandra Sparesato, medico rodigina, interlocutrice diretta dell’onlus Bandiera Gialla per l’Africa e a Marco Croce, rodigino, esperto di cooperazione internazionale, che dal 2006 ha seguito importanti progetti di assistenza e sviluppo nei paesi in via sviluppo e rientrato la scorsa settimana dal Sudan.

La Sparesato ha raccontato la sua esperienza sul campo in Africa: “Ho fatto attività di ambulatorio in Africa e mi capitava spesso di visitare più volte le stesse persone per patologie legate alla scarsa qualità o alla totale assenza dell’acqua. Il legame tra acqua e salute è molto importante. Appena possibile continueremo la collaborazione con l’associazioneUn pozzo per la vita per costruire altri pozzi e pompe ad energia solare in Africa. Vedere terreni deserti diventare coltivati, vedere orti dove prima c’era il nulla e assistere alla terra che germoglia non ha prezzo”.

Marco Croce invece ha raccontato della sua esperienza nel nord-ovest del Mali: “Mentre mi trovavo in quelle zone in particolare ho capito quanto la mancanza di acqua sia un problema perché si trova in pieno deserto e a parte le piogge che avvengono ogni due settimane l’acqua manca del tutto. L’unica fonte disponibile è quella del fiume Niger che scorre lì vicino ma che ha uno standard molto basso. In passato la Ue aveva investito per riqualificare dei pozzi, io credo che questa sia la strada da seguire. Occorre investire nell’acqua prima che nella sanità, perché è meno costoso e molte patologie sono collegate. L’acqua previene le malattie che poi la sanità dovrà curare. Spesso si pensa che operare in relazione all’acqua sia semplice ma la verità è che bisogna tenere conto di diverse norme giuridiche, economiche e sociali anche solo per la costruzione di un pozzo. Vedere l’acqua sgorgare dopo giorni di ricerca è un emozione unica, tutto il villaggio è in festa”. Infine il convegno è stato chiuso dall’intervento di Marisa Abbondanzieri, presidente dell’Associazione nazionale autorità ed enti d’ambito: “La pandemia ci ha ricordato come gesti per noi scontati abbiamo un impatto enorme sull’ambiente. Dobbiamo ritornare ad avere comportamenti più sobri, a partire proprio dal nostro utilizzo dell’acqua”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400