VOCE
Il caso
23.07.2021 - 13:33
Ieri mattina il sindaco Edoardo Gaffeo ha riunito in municipio i rappresentanti dei cinque condomini di via Buffetti e via Benedetto Croce coinvolti nel clamoroso caso di abusi edilizi - con i relativi procedimenti - commessi dalla 6M della famiglia Mancin. Una riunione convocata dal sindaco per fare un punto e fornire un chiarimento sullo stato di una vicenda che se con coinvolgesse un centinaio di famiglie sarebbe quantomeno surreale e figlia di una stagione amministrativa lontana nel tempo.
Perché giunti a questo punto - come abbiamo scritto nei giorni scorsi - vanno individuate delle strade per uscire - il prima possibile - da una vicenda che paralizza la vita di tutti i proprietari, impossibilitati a godere fino in fondo del proprio bene regolarmente acquistato e sul quale solo in una fase successiva sono state trovate difformità e abusi tali da renderlo indisponibile ad esempio per la vendita.
La disponibilità del sindaco - presenti all’incontro anche i dirigenti dei settori coinvolti e l’assessore Cattozzo - è stata ritenuta da tutti importante. Anche se la strada appare ancora tutta in salita e piena di difficoltà.
Tutto gira infatti attorno a quelle sanzioni per complessivi un milione e 340mila euro che il comune ha comminato alla 6M per gli abusi commessi nella costruzione di quelle palazzine, risultato più lunghe e più larghe rispetto al progetto originale (per quanto regolarmente accatastate e provviste dei certificati di agibilità e staticità, ma questo è un altro discorso, più da magistratura che altro). Quel milione e 340mila euro è diventato lo spartiacque dopo che nella passata legislatura il comune ha affidato all’Agenzia delle Entrate il recupero di quanto dovuto dalla famiglia Mancin. Senza il pagamento di quella cifra, infatti, ogni atto ulteriore diventa impossibile. Anche vendere la propria casa. Solo una volta che il debito sarà saldato, infatti, si potrà procedere con gli atti successivi, a partire dalla verifica e dalla sanatoria di eventuali difformità interne (con i costi in questo caso a carico dei proprietari).
Già, ma la 6M di quei soldi non ha versato un centesimo, e l’Agenzia delle Entrate sta procedendo con la messa all’asta di alcuni beni dei proprietari. Una strada quantomeno lunga, se non infinita, visto che pare molto difficile che i titolari dell’impresa - ovvero i fautori di questo disastro - decidano di farsi carico dei propri errori. E di pagare quanto dovuto.
Ricordiamo che la cifra è a bilancio del Comune a partire dal 16 giugno 2015, per quanto con la dicitura davvero poco rassicurante di “Fondo di crediti di dubbia esigibilità”. Ovvero: soldi che spettano all’ente pubblico ma che non si sa se arriveranno mai.
E proprio su questo punto si potrebbe innestare la ricerca politica di una soluzione se non altro al primo step della vicenda; una soluzione che potrebbe se non altro liberare dal vincolo gli edifici interessati.
Il sindaco ha assicurato tutto il proprio impegno per cercare una soluzione, nell’ambito ovviamente della trasparenza amministrativa e della legalità degli atti. Una strada che appare stretta, ma che nessuno fino ad oggi aveva neppure provato a percorrere. A testimonianza di come questa vicenda, che tiene bloccate e in ansia un centinaio di famiglie, sia stata troppo a lungo ignorata. Da tutti i punti di vista. L’impegno che si è preso il primo cittadino è quello di fare tutte le verifiche del caso, tecniche e politiche, e di risentirsi dopo l’estate per verificare l’iter della vicenda.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE