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PROVINCIA DI ROVIGO

Dovevano cancellarla, ora è lotta per guidarla

Sabato si vota. In corsa Ferrarese-Rizzatello e 25 aspiranti consiglieri. Allestite le cabine per i 627 grandi elettori

Dovevano cancellarla, ora è lotta per guidarla

In corsa Ferrarese-Rizzatello e 25 aspiranti consiglieri. Allestite le cabine per i 627 grandi elettori

Ultime ore per convincere gli indecisi. Poi, domani, sarà tempo di votare per l’elezione del presidente della Provincia e per il consiglio provinciale. Le cabine elettorali, nella sala consiliare di palazzo Celio, sono già state montate, pronte ad accogliere i 627 grandi elettori, consiglieri comunali chiamati al voto. Loro dovranno scegliere tra Enrico Ferrarese, sindaco di Stienta, e Gian Pietro Rizzatello, primo cittadino di Costa di Rovigo. Il primo sostenuto da una lista formata da civici e Lega; il secondo appoggiata da una lista formata da Fi e Fdi e da una lista del Pd. Nelle tre liste ci sono 25 candidati consiglieri in corsa che sperano di ottenere le preferenze necessarie ad entrate in consiglio.

Si vota domani dalle 8 alle 20, lo spoglio delle schede il giorno dopo. Ogni elettore dovrà esprimersi su due schede, una per la scelta del nuovo presidente provinciale; l’altra per la scelta dei consiglieri, e quindi scrivendo il nome del candidato per il quale intende votare. Ogni elettore può esprimere una sola preferenza. E’ dunque possibile votare per un candidato presidente e votare anche per un candidato consigliere di una lista che non lo appoggia. Nelle liste per il consiglio, infatti, non c’è alcun collegamento con il candidato presidente.

Lo spoglio di domenica sarà abbastanza veloce per la decretazione del nuovo presidente della Provincia. Più complicata per la composizione del consiglio provinciale, in quanto si dovranno fare i vari calcoli legati al metodo D’hondt. In entrambi gli spogli, però, conterà l’idice di ponderazione, per cui il voto dei consiglieri dei Comuni più grandi “pesa” di più di quelli dei Comuni più piccoli. Il voto di un consigliere comunale di Rovigo, per fare un esempio, conta tanto quando il voto di quasi nove consiglieri di ciascun Comune sotto i 3mila abitanti. Sarà quindi il gioco del peso specifico dei vari voti ad emettere il verdetto finale.

Fare pronostici sul risultato delle urne è più ostico che mai anche perché da giorni, dopo le polemiche in occasione della presentazione delle candidature, la ricerca del consenso è un turbine continuo. Ieri era in corso di valutazione anche la possibilità di allestire un ‘seggio mobile’ per dare la possibilità ai consiglieri comunali in condizione di isolamento fiduciario da Covid, di poter votare.

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