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VERSO L’ELEZIONE PER IL QUIRINALE

“Il presidente? Sarà Berlusconi”

Toffanin: “L’attività di governo non si ferma. E ci sarà bisogno di Draghi per gestire pandemia e Pnrr”

“Tutti al lavoro per Berlusconi”

“L’attività di governo non si ferma. E ci sarà bisogno di Draghi per gestire pandemia e Pnrr”

Roberta Toffanin risponde al telefono da Roma. A 72 ore dalla prima “chiama” per l’elezione del capo dello Stato, la senatrice di Forza Italia preferisce stare “nel vivo” dell’azione. “Ma in realtà, sono qui anche perché c’è molto da lavorare: l’attività legislativa non si ferma, nonostante l’importante appuntamento istituzionale alle porte: c’è tanto da fare, in aula e soprattutto in commissione”.

Toffanin, da forzista non ci sono dubbi: si vota Berlusconi.

“Noi abbiamo fiducia nella candidatura del presidente, e speriamo che al più presto sciolga le riserve. Certo, la partita non è facile ma siamo sicuri che con il centrodestra unito si possa realizzare quello che è davvero un grande sogno”.

Fdi e Lega, in realtà, a volte sono sembrati un po’ freddi sul tema. Com’è il clima con gli alleati?

“Da quello che vedo io, non mi pare per niente. C’è grande sintonia e penso ci sarà anche l’unità di intenti al momento del voto. Poi certo in questi giorni ogni parola viene strumentalizzata, per cui è possibile si creino alcuni malintesi”.

Ma lo stesso Sgarbi ha detto che Berlusconi starebbe pensando a un ritiro della candidatura.

“Sgarbi ha parlato e si è mosso soltanto a titolo personale. Credo che il fatto che non sia stato in grado di tessere un sistema di relazioni tali da portare voti alla nostra causa sia soltanto un problema suo, che non riguarda il presidente”.

Qualcuno ha detto che per gestire una trattativa di questo tipo sarebbe servito un Verdini...

“Io non ho vissuto le esperienze precedenti, per me questa è la prima legislatura e ovviamente la prima elezione di un capo dello Stato, ma penso che in passato ci fossero contesti completamente diversi. Oggi, i capigruppo di Forza Italia, tanto alla Camera quanto al Senato, si stanno muovendo per raggiungere un obiettivo condiviso, e lo stanno facendo in maniera egregia”.

E’ la prima volta che il centrodestra ha veramente i numeri per condizionare l’elezione dell’inquilino del Quirinale. Com’è il clima?

“E’ una bella opportunità per la nostra coalizione, e la stiamo vivendo con questa prospettiva”.

E se Berlusconi non dovesse farcela, qual è il piano B?

“Non sono io a dover dire quale sia il piano alternativo. Per quanto mi riguarda, sono sicura che il presidente Berlusconi abbia ben presente qual è il quadro della situazione”.

Se dovesse crearsi uno stallo, potreste virare verso la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati?

“Di sicuro si tratta di un nome di grande autorevolezza. Ma noi, in primis, convergeremo ogni energia e ogni sforzo sul presidente Berlusconi”.

Con quale spirito si appresta a partecipare a un appuntamento istituzionale così importante?

“Con grande emozione. Come dicevo, questa è la mia prima legislatura, e per i motivi che ben sappiamo, dovuti all’emergenza sanitaria, non l’ho vissuta a 360 gradi. Il fatto che questa esperienza possa culminare con l’elezione del presidente della Repubblica mi investe di un’enorme responsabilità ma anche di onore, che sento ben chiaro addosso. L’attesa è molto emozionante”.

Vi hanno raccomandato particolari accorgimenti per evitare il contagio e non mancare al momento del voto?

“La mia attività prosegue, seppur con tutti gli accorgimenti e le precauzioni che la pandemia rende necessari per tutti i cittadini. In ogni caso, come Forza Italia, in particolare attraverso la presidente dei senatori Bernini, ci siamo fatti portavoce della necessità di garantire il diritto di voto a tutti i parlamentari: la possibilità, dal punto di vista tecnico, c’è tutta. Basta volerlo. Ma credo che di fronte a un voto così importante sia impensabile lasciare fuori qualcuno”.

A capo dello Stato eletto, Forza Italia chiederà il ritorno alle urne o la maggioranza Draghi può arrivare a fine legislatura?

“Noi intendiamo proseguire l’esperienza di questo governo per completare il quadro normativo necessario all’attuazione del Pnrr, soprattutto per quanto riguarda le riforme di cui c’è bisogno. Ci stiamo già lavorando. Purtroppo, aggiungo, la pandemia non è finita, dunque c’è la necessità che l’azione del governo vada avanti”.

E se Draghi dovesse andare al Quirinale?

“Si fidi, ci andrà Berlusconi. Quindi il problema non si pone”.

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