VOCE
Il convegno
09.04.2022 - 18:16
Il ministro della Salute Roberto Speranza ospite della Cgil di Rovigo
"Oggi il grande tema su cui stiamo lavorando - che è stato un male per tanto tempo ed è esploso con maggiore forza negli ultimi anni - è quello della distanza troppo grande che c'è tra il lavoro del Servizio sanitario nazionale nel suo complesso e il lavoro del medico di medicina generale nel suo studio ambulatoriale. Questo lavoro non può essere quello di una monade sconnessa dal resto del Ssn. Per questo stiamo lavorando con le Regioni, con l’Ordine e le principali sigle di rappresentanza dei medici di medicina generale per costruire un modello nuovo che i metta nelle condizioni di superare questo elemento di separatezza".
Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo in collegamento al convegno "Il Futuro della sanità pubblica: Pnrr-Investimenti-Risorse Umane", promosso dalla Cgil Rovigo in collaborazione con Articolo Uno Rovigo.
Il ministro - che ha illustrato i vari aspetti delle riforme in campo nell’assistenza territoriale, a partire dai fondi del Pnrr, ha sottolineato come gli ambulatori dei medici di famiglia rappresentino "un valore straordinario del nostro Paese, ne abbiamo oltre 40mila" e come questi professionisti "vadano assolutamente messi nelle condizioni di esercitare la forza e la relazione di fiducia con il paziente. Ma è del tutto evidente che il loro lavoro non può essere il lavoro di una monade sconnessa dal resto del Ssn", ha ribadito Speranza.
Serve dunque un "modello nuovo", "perché è giusto che il medico abbia un rapporto di fiducia totale con il proprio paziente, ma è anche vero che quel pezzo di lavoro deve essere messo a sistema con il resto del Ssn. Questa - ha concluso - è una sfida fondamentale sulla quale dobbiamo continuare a lavorare".
Quindi sulla pandemia: "Ci siamo ancora dentro - ha detto - non c'è lo stato di emergenza, ma il virus circola e dobbiamo ancora tenere un livello alto di attenzione e continuare a insistere con le vaccinazioni e le cautele, e anche l’utilizzo delle mascherine".
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