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IL CASO

Il bonus sparisce, ma resta per i percettori del reddito

La tormentata vicenda dei 200 euro: non andranno a tutti i lavoratori, come invece si pensava

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Escluso chi versa troppo e gli insegnanti precari. Ok invece per chi ha il reddito di cittadinanza

Duecento euro extra in busta paga per 145mila polesani? Non proprio. Perché la misura decisa dal governo Draghi e annunciata per il mese di luglio ora, a sorpresa, si sgonfia. E, a quanto pare, non riguarderà l’intera platea dei lavoratori, dipendenti o autonomi che siano, al di sotto della soglia di reddito di 35mila euro lordi annui.

Nel decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale nei giorni scorsi, infatti, risulta come il governo abbia scelto una modalità piuttosto singolare per assegnare il bonus. Nel testo, infatti, non si parla, come sembrava, del reddito effettivo del lavoratore: è stato invece disposto che potranno incassare il bonus da 200 euro quei dipendenti che, tra gennaio e aprile, per almeno un mese abbiano beneficiato della riduzione contributiva dello 0,80%, prevista dalla legge di Bilancio. Si tratta di un esonero contributivo che spetta nei casi in cui la retribuzione imponibile previdenziale non superi i 2.692 euro.

Non è tutto: a quanto pare, resteranno esclusi dal benefit anche gli insegnanti precari, nonostante, per la stragrande maggioranza, siano al di sotto di tale soglia di imponibile previdenziale. Per beneficiare del bonus, infatti, bisognerà avere una busta paga a luglio, mese in cui i 200 euro verranno liquidati: ma i contratti a tempo determinato nel mondo della scuola sono tutti in scadenza il prossimo 30 giugno, dunque tanti saluti al beneficio pensato per far fronte ai rincari subiti in questi mesi.

Insomma, capire se si avrà diritto o meno al bonus non è così facile. Ma di certo, non tutti quei 145.028 lavoratori polesani che lo scorso anno hanno dichiarato meno di 35mila euro potranno ricevere il bonus. Chi lo riceverà senz’altro, invece, saranno i titolari di reddito di cittadinanza: anche loro, infatti, sono inclusi nella platea dei beneficiari del bonus da 200 euro, e di sicuro non avranno il problema di fare i conti con il montante contributivo.

Andando a spulciare i dati delle dichiarazioni dei redditi relative al 2020 (l’ultima disponibile) si vede che a Rovigo sono 29.109 le persone, pari al 76% dei contribuenti del capoluogo, al di sotto della soglia dei 30mila euro, che darebbe diritto a percepire il bonus. Si tratta di una delle percentuali più basse del Polesine, dove quindi ci sono più redditi oltre 35mila euro e quindi meno percettori del bonus.

In Polesine spicca anche Pontecchio con il 79% dei percettori. Sotto l’80% dei contribuenti anche Occhiobello. Dove invece c’è il topo dei percettori del bonus, e quindi i redditi più bassi, è Villanova Marchesana, qui se lo sono assicurati il 91,5% dei lavoratori. A Porto Tolle ci sono 6.418 beneficiari (89,2%).

E ancora: ad Adria i 200 euro finiranno nelle tasche di 11.573 persone. A Porto Viro lo percepiranno 8.925 contribuenti. A Occhiobello 6.961 persone. A Badia ne beneficeranno 6.461 lavoratori che hanno fatto la dichiarazione dei redditi. A Lendinara sono 7.513 persone che vedranno una busta paga più ricca di 200 euro.

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