Cerca

LAVORO

"Cerchiamo lavoratori, ma preferiscono il reddito di cittadinanza"

La segnalazione di Ance: "Se abbassassero le tasse, noi alzeremmo con gioia gli stipendi"

"Cerchiamo lavoratori, ma preferiscono il reddito di cittadinanza"

Imprese edili pronte ad aumentare gli stipendi, “ma il governo ci metta nelle condizioni per farlo. Non si scarichi il problema sugli imprenditori”.

A dirlo è il presidente di Ance Veneto, il polesano Paolo Ghiotti, che risponde con queste parole al ministro Colao sul tema degli stipendi: “Mi sorprendono e mi amareggiano le parole del ministro Colao anche perché arrivano da un rappresentante istituzionale e soprattutto da un manager che ha guidato importanti aziende. Sul tema degli stipendi, e lo dico facendomi portavoce degli imprenditori edili, saremo disponibilissimi ad aumentare le buste paga ai nostri lavoratori che per noi sono collaboratori, in particolare i giovani, se ne avessimo la possibilità”.

Per Ghiotti, però, “purtroppo oggi questo non è possibile. Se aumentiamo gli stipendi rischiamo di chiudere non solo i cantieri, ma anche le aziende. Il livello di tassazione e in particolare il cuneo fiscale rendono gli incrementi degli stupendi impossibili. In una logica meritocratica, inoltre, nel caso volessimo dare una premialità ai lavoratori che si contraddistinguono per dedizione, impegno e professionalità e sono la maggioranza non riusciamo perché paghiamo un conto troppo salato in termini di cuneo. Vorremo che quelle risorse finissero tutte nelle tasche dei nostri dipendenti. E questo perché la gratificazione e la soddisfazione dei lavoratori è una condizione indiscutibile".

"Il cuneo fiscale sulla premialità va azzerato perché diventi davvero uno strumento premiante e non un volano di maggiori costi per le aziende. Per quel che riguarda l’edilizia il contratto nazionale è frutto di un lavoro di squadra e di un patto con le forze sindacali che hanno permesso di arrivare ad un ottimo risultato. Questo è tale se viene applicato perché poi come successo la scorsa settimana si scopre che ci sono aziende nate dal nulla che non lo applicano e non lo rispettano e questo è estremamente negativo perché crea anche dei rischi sul tema della sicurezza sul lavoro”.

“Per questo condividiamo anche le parole del presidente Bonomi aggiungendo che il reddito di cittadinanza sta inquinando il mercato del lavoro. Non contestiamo la necessità di dare una sussistenza a chi non ha occupazione e vive in una condizione di povertà, ma va cambiato il meccanismo attuale che fa rifiutare dei lavori contrattualizzati per svolgerne altri magari in nero aggiungendo un’entrata così al sussidio fornito dallo Stato".

"Oggi ci sono diverse persone che ci dicono chiaramente che preferiscono il reddito di cittadinanza ad un contratto edile. Per questo - conclude Ghiotti - al governo diciamo che invece di attaccare gli imprenditori dovrebbe trovare gli strumenti per permetterci di dare uno stipendio più alto ai giovani, che per noi e le nostre imprese rappresentano il futuro”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • diduve

    03 Giugno 2022 - 09:21

    Assumete cinquantenni che sono meno schizzinosi dei giovani

    Report

    Rispondi

  • frank1

    02 Giugno 2022 - 11:32

    redito di cittadinanza?? penso che dal dopo guerra ad oggi,sia la PEGGIR legge editata!! fatto pe rtrovare lavoro,con il risultato letteralmente opposto.il tutto stracciando le casse dell'inps,con i soldi nostri.per un pugni di voti...e sappiamo bener da dove arrivano

    Report

    Rispondi