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LA MOZIONE

“Rovigo dica sì allo ius scholae”

L'iniziativa del capogruppo Pd Diego Crivellari

“Rovigo dica sì allo ius scholae”

Il tema della riforma della cittadinanza a favore dei bambini nati da genitori stranieri residenti in Italia approda tra i banchi del consiglio comunale e impone a palazzo Nodari una riflessione oramai non più rinviabile. Nei giorni scorsi, il capogruppo del Pd Diego Crivellari ha depositato una mozione, sottoscritta anche dal consigliere Palmiro Franco Tosini, con l’obiettivo di spingere la giunta Cittadin a “sollecitare formalmente il Governo e il Parlamento affinché venga esaminata e approvata una riforma della legge sulla cittadinanza, che includa il principio dello ius scholae, riconoscendo il diritto alla cittadinanza ai minori stranieri nati o arrivati in Italia in giovane età, che abbiano completato almeno un ciclo scolastico di cinque anni nel nostro Paese” e a “collaborare con altre amministrazioni locali e associazioni per sostenere campagne nazionali che richiedano una modifica della legge sulla cittadinanza”. Il tutto parte dalla discussione aperta a livello nazionale che vede la maggioranza di governo divisa: da una parte Forza Italia che condivide l’introduzione dello ius scholae per il quale l’onorevole Simona Flavia Malpezzi del Pd ha depositato una proposta di legge, dall’altra FdI e Lega contrari ad un simile rinnovamento: “L’introduzione del principio dello ius scholae nell’ordinamento italiano – spiega Crivellari - rappresenterebbe un grande passo in avanti verso una maggiore inclusione e un maggior riconoscimento dei diritti, in particolare dei giovani che crescono e studiano nel nostro paese. Lo stesso ministro degli Esteri Antonio Tajani e gli onorevoli Nazario Pagano e Paolo Emilio Russo, componenti della I commissione alla Camera dei Deputati, hanno espresso il proprio favore all’introduzione di tale principio”.

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