VOCE
07.03.2022 - 18:54
Le aziende italiane, anche di piccole e medie dimensioni, utilizzano sempre di più il web come canale per raggiungere clienti e aumentare il fatturato: è ciò che emerge da una recente indagine che mostra anche come il Veneto sia la regione più attiva in tal senso. Ecco i dati.
I servizi digitali rappresentano una delle novità più importanti degli ultimi anni, a livello economico e culturale, poiché protagonisti di una vera e propria rivoluzione sociale che coinvolge ormai tutti. L'avvento di internet prima e la diffusione delle tecnologie mobili poi sono stati due passaggi centrali di questa transazione, che ha visto molte aziende puntare proprio sul web per migliorare il proprio posizionamento.
La digitalizzazione interessa ormai, da questo punto di vista, ogni settore economico, con picchi particolari in alcuni comparti come quelli dell'e-commerce e dell'intrattenimento, dove portali come PokerStars Casino e piattaforme di streaming audio come Spotify hanno ormai raggiunto numeri incredibili in termini di utenti attivi e fatturati generati. Tutto ciò ha portato a un nuovo modo di vivere le diverse attività quotidiane, oggi basate in larga parte sull'uso di tecnologie accessibili a tutti e facili da utilizzare, con importanti ricadute a livello economico.
Uno degli ambiti che ha maggiormente subito l'influenza della digitalizzazione è quello del commercio, in cui si è assistito a un sempre più rapido passaggio dalle vendite fisiche a quelle online. Secondo l'indagine svolta dalla società Marketing01, ben 8 aziende su 10 hanno già investito su un sito internet per promuovere e vendere i propri prodotti, o in maniera esclusiva oppure affiancando un'attività fisica già avviata.
Grazie alla disponibilità di efficaci canali di comunicazione, social in primis, e all'adozione di strategie di web marketing ad hoc, le imprese più attente a lavorare in questo senso hanno registrato importanti livelli di crescita ottenendo aumenti di fatturato e l'espansione del pacchetto clienti su aree geografiche esterne a quella di riferimento.
Proprio gli investimenti in web marketing e la crescente specializzazione delle agenzie attive in questo settore sembra stiano dando ottimi frutti, garantendo migliori posizionamenti sui motori di ricerca (secondo il 91% delle aziende coinvolte nell'indagine) e un conseguente aumento dei contatti del 70%, tradotto a livello di fatturato in un +41% medio.
Non meno importante per le imprese commerciali è la presenza sui social network, diventati a tutti gli effetti dei canali di promozione e addirittura di vendita, grazie alle recenti implementazioni di piattaforme come Instagram Shopping e Facebook Shopping che permettono di integrare il catalogo del proprio sito web e di concludere transazioni direttamente sui social.
Chiaramente, tutto questo non sarebbe possibile senza un cambio di paradigma dal lato dei consumatori, che si mostrano sempre più propensi a utilizzare PC e smartphone per confrontare le diverse offerte e ad acquistare online per ragioni di convenienza e di ottimizzazione dei tempi.
Un altro dato molto interessante che emerge dall'indagine condotta da Marketing01 è quello che evidenzia, ancora una volta, il gap digitale tra il nord e il sud del Paese. A fronte di una crescita abbastanza generalizzata dell'e-commerce e dell'uso della tecnologia da parte delle aziende, infatti, si rilevano percentuali molto più consistenti nel settentrione, con il Veneto che registra il maggior tasso di crescita (83%) seguito dalla Lombardia.
Molto più lenta è la crescita del sud, con in particolare la Calabria che chiude la classifica degli investimenti in digitale e web marketing con solo il 36% dei commercianti attivi in questo senso. Ciò che emerge, dunque, è un sempre maggiore desiderio di innovarsi e migliorare la propria proposta, su cui però pesano tuttora disparità infrastrutturali e di cultura digitale che rischiano di lasciare ancora una volta indietro il sud in un processo ormai inevitabile.
A tal proposito, fondamentale sarà la possibilità da parte delle istituzioni di intervenire affinché l'accesso alla tecnologia possa essere sempre più democratico e le imprese possano competere allo stesso modo nelle diverse aree geografiche.
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