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Veneto: meningite, una malattia da prevenire ad ogni età

Veneto: meningite, una malattia da prevenire ad ogni età

In collaborazione con Adnkronos. Febbre, mal di testa, rigidità nucale. Oppure sonnolenza, confusione mentale o coma; nel primo caso potrebbe essere una meningite, nel secondo, meningoencefalite. Sono sintomi che però potrebbero confondere nelle prime ore della sintomatologia, ma la gravità di queste malattie, pur restando rare come nei numeri dei casi, è massima. A far fronte alla minaccia di incorrere in un’infezione, oggi il sistema sanitario nazionale offre la vaccinazione, che dà ottimi risultati come strumento efficace di prevenzione. Pre-Occupiamoci della meningite in Veneto e Friuli Venezia Giulia – tra best practice e bisogno di protezione”, tavola rotonda promossa da Adnkronos Comunicazione con il supporto non condizionante di GSK, è stata l’occasione per specialisti e istituzioni sanitarie regionali di confrontarsi sul tema, tra risultati raggiunti e aspetti da migliorare.

 

Durante l'incontro focus sulle esperienze e le best practice delle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia registrano un buon trend di coperture vaccinali contro queste patologie. In particolare, per i bambini nella regione Veneto la copertura (per le due vaccinazioni contro meningococco di tipo B e di tipo ACWY) è di oltre il 90% mentre per gli adolescenti la copertura supera l'83-84.

 

“Nell’ambito di quella che è la prevenzione noi possiamo utilizzare un’arma importante che è data dalle vaccinazioni che andiamo a somministrare già dalla prima infanzia e quindi di conseguenza i soggetti vengono a essere protetti proprio in quello che è il periodo più a rischio - commenta Vincenzo Baldo, Professore Ordinario di Igiene Università di Padova -. Se andiamo a vedere l’epidemiologia, la patologia va a coinvolgere maggiormente i bambini, gli adolescenti e gli anziani. In questo ambito noi svolgiamo un'azione importante con un calendario vaccinale che ci consente di raggiungere quanti decidono di vaccinarsi. Ci sono poi anche soggetti che sono più fragili, per i quali deve essere proposta la vaccinazione perché ovviamente si riduce la possibilità di avere complicanze gravi nel caso in cui si contragga l'infezione”.

 

E anche l’esperienza della pandemia e della campagna vaccinale anti Covid hanno lasciato il segno.

 

“Stiamo riflettendo molto su quello che è stata l'esperienza della campagna vaccinale Covid – osserva Michele Tonon, Direzione Prevenzione Regione del Veneto – considerando molti elementi sia in termini di organizzazione che di offerta. Ma un elemento su cui mi piace porre attenzione è che oltre che alle fasce di età dobbiamo anche considerare tutte le persone che hanno delle condizioni di rischio, come abbiamo visto per la malattia del Covid per il quale particolare attenzione sulla raccomandazione vaccinale era posta in chi aveva delle comorbilità e chi aveva delle patologie rilevanti che aumentavano il rischio di forme gravi. E così vale anche per molte altre vaccinazioni. Per esempio per alcune malattie batteriche invasive come quelle causate da meningococco e pneumococco. Particolare raccomandazione quindi nell'aderire all'offerta vaccinale perché quando si presentano queste condizioni, spesso il rischio aumenta e l'offerta vaccinale risulta ancora più importante”.

 

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