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Elezioni del presidente degli Stati Uniti 2024: il punto della situazione

Elezioni del presidente degli Stati Uniti 2024: il punto della situazione

Uno degli eventi di maggiore interesse a livello globale è sicuramente quello riguardante l’elezione del presidente degli Stati Uniti. Tanto è vero che molti interessati stanno cercando di tentare le scommesse online di snai in modo da fiutare quale sia l’andazzo e provare a racimolare qualcosa. Non è un fatto strano nei paesi anglosassoni, dove si scommette praticamente su tutto.

Stiamo parlando di una ricorrenza che ad ogni fine mandato si ripresenta per coinvolgere non solo gli elettori a stelle e strisce, ma di riflesso anche tutti i cittadini del mondo. Questo perché gli States incarnano molto di più di uno Stato oltreoceano: si tratta di una superpotenza che storicamente ha avuto sempre una cassa di risonanza significativa sul piano delle discussioni politiche e sociali internazionali. Ecco perché in questo focus cercheremo di esplorare la questione relativa alle elezioni presidenziali negli USA 2024, facendo un doveroso punto della situazione. Quindi vedremo da vicino quando cambia il presidente americano in termini di mandato, la sua durata, chi potrebbe essere il prossimo profilo presidenziale in questione, quanti partiti politici ci sono negli States, quello di appartenenza di Donald Trump ed in ultimo un occhio sul possibile favorito alle prossime elezioni per la nomina di Presidente degli Stati Uniti d’America.

Quando cambia il presidente americano?

Primo fondamentale passaggio da compiere quando si parla di elezioni presidenziali negli USA, nella fattispecie quelle 2024, di nostro interesse, è quello della specifica circa la durata del mandato. In questo caso sono 4 anni, quelli concernenti la legislatura del massimo esponente del Paese a stelle e strisce. Dopodiché, a termine del mandato, il martedì successivo al primo lunedì di novembre si svolgono le elezioni per il nuovo Presidente americano. Una ricorrenza come detto in premessa di rilevanza internazionale, tant’è che le emittenti di tutto il mondo nel periodo interessato sopra descritto focalizzano la propria attenzione su questo evento.

Chi potrebbe essere il prossimo presidente Usa?

Quelle che andranno in scena il prossimo 5 novembre 2024 saranno le 60esime elezioni presidenziali degli Stati Uniti. L’attuale massimo esponente degli States Joe Biden ha annunciato la propria ricandidatura per esercitare un secondo mandato con la vice Kamala Harris. Anche l’ex presidente Donald Trump ha fatto la medesima cosa, esponendo l’intenzione di candidarsi nuovamente dopo il mandato precedente a quello ultimo di Biden. Si profila dunque una “battaglia” elettorale accesa tra questi due profili che sembrano essere quelli concorrenti alla posizione di nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America.

Quanti partiti politici ci sono negli Stati Uniti?

Dopo aver passato in rassegna alcune informazioni utili a capire meglio lo stato attuale delle cose circa la prossima presidenza americana, spostiamo ora il focus su un altro aspetto essenziale: ossia la tipologia di partiti politici esistenti negli States. Qui infatti, a differenza del nostro Paese, ad esempio, non esiste una pluralità di espressioni politiche, ma un sistema bipolare: esso è sostanziato dalla presenza di Partito Democratico e Repubblicano. Dunque gli elettori si suddividono in questa duplice direzione o orientamento che dir si voglia, politico. Dal lontano 1852 vige questa supremazia netta di Partito Democratico e Repubblicano, i quali dominano incontrastati. Questi ultimi, grazie alla loro rilevante presenza nello scenario politico a stelle e strisce hanno controllato di fatto anche il Congresso, a partire dal 1856.

Qual è il partito di Donald Trump?

Quindi abbiamo visto come il sistema bipolare presente negli Stati Uniti d’America ponga in evidenza questo dualismo tra Partito Democratico e Repubblicano. Proprio ad una di queste due massime espressioni politiche appartiene la figura di Donald Trump. Nello specifico egli è di derivazione repubblicana, ed infatti trionfò ai danni della concorrente alle elezioni presidenziali americane del 2016 Hillary Clinton (democratica). Imprenditore residente a New York, Trump ha da sempre occupato una posizione di rilievo sia in ambito appunto imprenditoriale che politico. Specie poi dopo la nomina a presidente degli States. Ed ancora oggi, come ricordato in precedenza, è in corsa per ricoprire nuovamente questo ruolo di primo piano quale massima figura d’Oltreoceano.

Chi è il favorito alle elezioni del Presidente degli Stati Uniti 2024?

Veniamo in ultimo all’attualità e a quelli che sono i sondaggi relativi alle prossime elezioni presidenziali americane. Abbiamo ricordato nei paragrafi sopra del 5 novembre 2024 quale data dell’evento che di fatto sancirà il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Ebbene, in questa data uno tra Joe Biden e Donald Trump rivestirà i panni di figura apicale in questione. Si tratterà di una rinomina, indipendentemente da come andranno le elezioni, poiché sia l’uno che l’altro candidato ha già esercitato un mandato in qualità di massimo esponente politico statunitense. Una sorta di linea di continuità per ciò che concerne Biden, essendo il presidente uscente nel caso. Una alternanza, per ciò che invece interessa Trump, avendo portato avanti il mandato dal 2016 al 2020 prima di cedere il testimone proprio a Joe Biden. Comunque vadano le cose, insomma, il popolo americano avrà alla guida un profilo già noto. Non ci sarà un’aria di novità o una ventata di cambiamento, ma una sorta di proseguimento di un sentiero già delineato. Ad oggi i sondaggi che monitorano la questione elezioni americane 2024 vedono Trump avanti di 4 punti su Biden. Un gap tuttavia colmabile, ma che può allo stesso tempo anche ampliarsi e non solo ridursi. Una partita che è tutta da giocarsi e che si infiammerà man mano che inizierà la marcia di avvicinamento al prossimo 5 novembre. Infatti ben presto vi saranno le conferenze e discorsi pubblici dei due esponenti, che cercheranno di motivare la propria ricandidatura, e coinvolgere in tali motivazioni gli elettori, anche con questioni estere come il rapporto con la Cina. Gli Stati Uniti d’America avranno quindi i fari dell’attenzione mediatica puntati addosso per la seconda metà di quest’anno che si preannuncia rovente Oltreoceano. Del resto le elezioni rappresentano da sempre per il popolo americano un momento fondamentale, dato anche il senso patriottico spiccato che tale porzione di popolazione mondiale evidenzia ad ogni ricorrenza del genere. Non occorre fare altro che aspettare che i pochi mesi che separano da inizio novembre trascorrano per sapere finalmente che siederà nuovamente sulla poltrona della Casa Bianca.

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