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Gioco pubblico, le novità della riforma: sicurezza e responsabilità al primo posto

Gioco pubblico, le novità della riforma: sicurezza e responsabilità al primo posto

Cosa cambia con la riforma del gambling italiano diventata realtà lo scorso aprile? Proviamo a capirlo insieme, analizzando in particolar modo la nuova rete organizzativa di ADM e Sogei.

Razionalizzare il sistema dei giochi pubblici a distanza e anche aggiornarlo con i tempi, aumentando il valore delle concessioni e portandole ai giusti livelli di mercato. Era questo l’obiettivo della riforma del gioco pubblico e legale italiano, contenuta all’interno dello schema di decreto legislativo dal titolo “Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza”.

Diverse le novità previste dalla norma, in primis l’aumento degli importi richiesti ai concessionari, con la creazione di ben 3 canoni: uno da pagare una sola volta e che passa da 250 mila euro a ben 7 milioni di euro; un canone annuale pari al 3% dei ricavi netti e infine una “fee annuale”, che prevede di destinare lo 0,2% dei ricavi netti in campagne informative e di comunicazione per il contrasto al GAP, il gioco d’azzardo patologico. Altra novità che si deve sottolineare è l’istituzione della Consulta permanente dei giochi pubblici ammessi in Italia, che avrà come obiettivo quello di monitorare l’andamento delle attività di gioco, analizzando i suoi effetti sulla salute e collaborando con l’esecutivo per mette in pratica interventi ed iniziative per la sensibilizzazione al gioco responsabile.

La più grande novità, però, è forse quella relativa alla nuova rete organizzativa messa in campo da ADM, ovvero l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, insieme a Sogei, azienda leader nel campo della tecnologia e del digitale. Come spiega la redazione di Giochi di Slot, che si è occupata del tema all’interno della sua sezione informativa, la nuova architettura di rete è destinata a migliorare e standardizzare le certificazioni nel settore del gioco. Il sistema permetterà agli operatori di comprendere le specificità e fornire feedback su eventuali criticità e mira a estendere le certificazioni a tutte le tipologie di gioco, richiedendo a ogni concessionario di sviluppare un proprio sistema, che sarà composto da diversi sottosistemi. Tra questi saranno inclusi i giochi a quota fissa, come il betting exchange, l’ippica, i giochi virtuali, quelli di abilità, il bingo a distanza e i concorsi a pronostici. Oltre a questi, ci saranno sistemi per la presentazione dell'offerta di gioco e per i conti gioco, che dovranno essere validi per ogni singolo concessionario.

All’interno della nuova rete è prevista la possibilità, per i concessionari, di offrire servizi anche ad altri operatori attraverso una procedura specifica, il che comporterà un cambiamento significativo nelle responsabilità dei fornitori di servizi. Fino ad ora, infatti, i fornitori trasferivano semplicemente il contenuto per conto del concessionario, ma con la nuova riforma, le responsabilità saranno chiaramente definite. Così facendo un concessionario potrà fornire servizi di connettività a un altro, ma sarà responsabile della certificazione e considerato referente della procedura, creando un sistema ad hoc per l'operatore terzo.

Una nuova architettura che mette al centro la tutela del giocatore e la responsabilità dei concessionari, nell’ottica di creare un gioco sempre più sicuro e trasparente.

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