VOCE
VISIONI
26.01.2025 - 07:18
27 gennaio: Giornata della memoria. Nella racconto Il processo di Shamgorod, Elie Wiesel, scrittore e premio Nobel, sopravvissuto ad Auschwitz con il numero A-7713, narra di tre attori girovaghi, Mendel, Yanken e Avremel, che arrivano in una locanda in un piccolo villaggio dell’Europa Orientale. Qui, mettono in scena un processo contro Dio, accusato di aver permesso le atrocità contro un popolo che lo adorava e di aver consentito i pogrom. Ma è anche il racconto dell’attesa di una massacro; un’attesa colma di paura e consapevolezza. Chi è in quella locanda sa che, al calar della notte, coloro che nutrono odio verso gli ebrei giungeranno per compiere violenza e per uccidere, colpendo indiscriminatamente uomini, donne, bambini, anziani. Tutti sono condannati a morire semplicemente per il fatto di essere ebrei.
E la notte arriva. “Nello stesso momento l’ultima candela si spegne e la porta viene sfondata in un fracasso assordante.” La stanza si riempie di sangue, dolore e lacrime. Ma perché? “Hier ist kein warum” (“Qui non c’è alcun perché”), risponde un soldato nazista a Primo Levi, quando, prigioniero in un campo di concentramento, gli domanda “Perché?”.
C’è il rischio che la notte possa tornare. Alimentata da chi confonde, o vuole confondere, anti-sionismo, anti-semitismo e anti-israelitismo; da chi non distingue il sionismo dall’ebraismo, il governo di Israele dai suoi cittadini e dagli ebrei che popolano il mondo. La notte potrebbe tornare, fomentata da parole irresponsabili: espressioni di intolleranza, odio e pregiudizio che si diffondono da una tastiera al caldo e al riparo della propria casa, in un convegno ideologicamentre settario, in un commento superficiale che si vorrebbe spiritoso, in una manifestazione politica. Spesso pronunciate da chi crede di sapere e di capire, ma non conosce le vicende, le lingue, la complessità della storia e dell’uomo che l’abita. Queste voci di odio, se lasciate crescere, potrebbero riportare l’oscurità.
Come scrive Wiesel: “La storia ricomincia. Gli ebrei e gli assassini si ritroveranno ancora una volta di fronte.” Ma perché? “Hier ist kein warum.” E la notte, ancora una volta, potrebbe tornare.
Giovanni Boniolo
Curatore di “Visioni & Altre Narrazioni”
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