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VISIONI

Esseri umani

Esseri umani

10 Febbraio: Giorno del ricordo. La Sig.ra B. è di Šibenik; sua cugina è di Zara. La prima si dichiara Croata (non Yugoslava!). La seconda è tra gli esodi giuliano-dalmati di fine della guerra e si dichiara Italiana. Tuttavia, entrambe sono accomunate, oltre che dall’amore reciproco dovuto alla parentela, da un cognome che termina in “ic”; entrambe sono fortemente avverse al comunismo di Tito per quanto avevano dovuto subire. Alla famiglia della prima fu tolto tutto e fu forzata a vivere in un alloggio realista-sovietico imposto dallo stato. La famiglia della seconda fu “invitata” ad andarsene da casa, dalla propria città, e costretta a rifugiarsi in Italia con quel poco che riusciva a portare con sé. Più in là di Zara, le foibe carsiche. Sono storie terribili quelle di coloro che furono infoibati dai partigiani titini perché colpevoli, pensati colpevoli o sicuramente innocenti. Storie che fan terrore solo ad ascoltarle. Ma sono storie terribili pure quelle che videro coinvolte centinaia di migliaia di uomini, donne, bambini, bambine, anziani e anziane che furono costretti a partire dall’Istria, dal Quarnaro e dalla Dalmazia e che molte volte, troppe volte, in Italia vennero accolti con sospetto, con diffidenza, con ostilità; spesso associati automaticamente al fascismo. Un’ironia amara, se si pensa che tra chi li giudicava vi erano anche coloro che poco tempo prima avevano servito con zelo il regime fascista e che magari si vantavano di essere fra le 10.000 baionette che erano pronte a morire per l’Italia mussoliniana.

L’Italia, in quel periodo, non si distinse per il sostegno agli esuli italiani. Priorità fu data all’amnistia di centinaia di ex fascisti, anche di coloro che si erano macchiati di gravi crimini. Certo, la pacificazione nazionale era necessaria, ma forse si sarebbe potuto fare di più per chi era stato costretto a lasciare la propria casa, colpevole solo di voler preservare la propria identità italiana.

Queste vicende ci ricordano la complessità della storia e ci invitano a riflettere sulla natura umana, con le sue luci e le sue ombre. Siamo esseri umani e, quindi, siamo anche vili e turpi.

 

Giovanni Boniolo
Curatore di “Visioni & Altre Narrazioni”

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