VOCE
06.05.2025 - 09:46
Le auto d’epoca esercitano da sempre un’attrazione particolare su appassionati e collezionisti, sia in Italia che all’estero. Del resto, non sono semplici autoveicoli, ma veri e propri oggetti di design, simboli di un’epoca ormai passata, ma per la quale si ha ancora una grande nostalgia. Inoltre, particolare non trascurabile, sono testimoni di un’evoluzione sia stilistica che tecnica che ha attraversato diverse generazioni.
Peraltro, il nostro Paese è la patria di diversi marchi storici come per esempio l’Alfa Romeo, la Lancia e la Fiat ecc. e non si può certo negare l’importanza dell’Italia nella storia dell’automobile.
Oggi il mercato delle auto d’epoca è particolarmente attivo e vivace e le cifre in gioco sono spesso notevoli. Basti pensare al fatto che Car & Classic, la piattaforma di compravendita online di veicoli storici più grande d’Europa, conta circa 4 milioni di utenti attivi ogni mese il che dà un’idea dell’interesse che ruota attorno alle auto d’epoca e alle auto storiche (che non sono esattamente la stessa cosa).
Ovviamente, al di là del loro fascino e dell’interesse storico e culturale, le auto d’epoca comportano anche una serie di spese. Conservarle, restaurarle e custodirle nel tempo richiede conoscenze specifiche, che vanno dalla manutenzione periodica all’adempimento delle disposizioni previste dal Codice della Strada per determinati veicoli. Tra queste, rientra anche la possibilità di sottoscrivere un’assicurazione auto online specifica, una pratica sempre più diffusa tra i collezionisti per gestire in modo più agevole e flessibile la copertura assicurativa.
Tutti riconoscono all’Italia un ruolo di primo piano nel panorama automobilistico europeo e mondiale, grazie a marchi storici come Ferrari, Lamborghini, Alfa Romeo, Lancia e Fiat. Le auto che nel corso dei vari decenni sono state prodotte da queste case automobilistiche sono celebri per il loro design innovativo; basti pensare a designer quali Pininfarina, Giugiaro e Bertone, maestri di stile apprezzati a livello internazionale.
Modelli come la Ferrari 250 GTO (la “Ferrari per eccellenza” ideata da Enzo Ferrari nel 1960), l'Alfa Romeo Giulia Sprint GT (costruita tra il 1963 e il 1975) e la Lancia Aurelia B24 Spider (che alcuni considerano una tra le più belle autovetture mai costruite al mondo) sono solo alcuni semplici esempi di auto diventate vere e proprie icone del settore, non soltanto dal punto di vista stilistico, ma anche per le loro caratteristiche meccaniche all’avanguardia (ovviamente per l’epoca in cui furono costruite).
Il design italiano si è sempre distinto per eleganza, attenzione ai dettagli e armonia delle proporzioni, tutti elementi che hanno dato vita a quelle che potremmo definire come “opere d’arte su quattro ruote”.
Auto d’epoca e auto storica sono due locuzioni usate spesso come sinonimi; in realtà non sono esattamente la stessa cosa, né da un punto di vista normativo, né da un punto di vista collezionistico. Per distinguerle è utile fare riferimento all’articolo 60 del Codice della Strada (CdS).
Un’auto di interesse storico e collezionistico (auto storica) è un mezzo iscritto a uno di questi registri: ASI (Automotoclub Storico Italiano), Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI. Un’auto storica, se possiede i requisiti previsti (vedasi art. 60, comma 5 del Cds) può liberamente circolare sulle strade.
Le auto d’epoca, invece, sono auto che devono essere cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) se destinate alla loro “conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice" (vedasi Art. 60, comma 2 del Cds).
Le auto d’epoca non possiedono più i requisiti per circolare (per esempio per problemi di sicurezza o ambientali) e devono essere iscritte in un apposito registro tenuto dal Centro Storico del Dipartimento per i Trasporti Terrestri.
La loro circolazione è ammessa soltanto in caso di manifestazioni o raduni di auto d’epoca, dei quali devono essere noti itinerari e località. Per la circolazione è obbligatoria un'autorizzazione del locale ufficio del Dipartimento per i Trasporti Terrestri.
Ben si comprende come anche dal punto di vista dell’assicurazione auto vi possano essere differenze notevoli per quanto riguarda le auto storiche (che possono circolare liberamente) e le auto d’epoca (che possono circolare soltanto in limitate e specifiche situazioni) ed è quindi opportuno informarsi al riguardo.
Chi possiede un’auto storica o un’auto d’epoca deve porre una notevole attenzione agli aspetti della conservazione e della manutenzione. Una corretta conservazione è importante sia per mantenere il valore storico e collezionistico del veicolo, sia per garantirne la funzionalità e la sicurezza, anche se nel caso specifico delle auto d’epoca, le occasioni di spostamento non saranno numerose.
Le operazioni tipiche sono quelle del controllo dei freni, dell’impianto elettrico, del motore e della carrozzeria. Riguardo a quest’ultima, vista la particolarità di questi mezzi, è consigliabile ricorrere ad artigiani specializzati.
Una difficoltà riscontrata da molti proprietari di auto storiche e d’epoca è quella nel reperire i ricambi originali che di norma sono fuori produzione da decenni. Fortunatamente, dal momento che il mercato di queste auto è molto dinamico, esiste una rete di officine specializzate e di mercati dell’usato che può venire incontro ai proprietari di questi veicoli da collezione.
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