VOCE
24.11.2025 - 12:01
Negli ultimi anni il turismo è diventato sempre più digitale. Il modo in cui le persone pianificano, prenotano e vivono i propri viaggi è cambiato radicalmente grazie a internet. Le guide cartacee hanno lasciato il posto ai portali online, alle recensioni, ai video e alle mappe interattive. Anche territori come il Polesine e più in generale il Veneto stanno beneficiando di questa trasformazione, che offre nuove opportunità a chi desidera valorizzare il territorio e a chi vuole esplorarlo in modo più consapevole e personalizzato.
L’innovazione tecnologica non riguarda soltanto i grandi centri o le destinazioni turistiche più note, ma sta coinvolgendo anche aree più tranquille e autentiche, dove la tradizione si unisce alla sostenibilità e all’accoglienza locale. Il digitale, in questo contesto, diventa un ponte tra il visitatore e la comunità, rendendo più semplice scoprire luoghi nascosti e vivere esperienze genuine.
Il Veneto è da anni una delle regioni italiane più visitate, grazie a città iconiche come Venezia, Verona o Padova. Tuttavia, negli ultimi tempi l’interesse dei viaggiatori si sta spostando anche verso aree meno conosciute, dove il turismo lento e sostenibile trova spazio per crescere. Il Polesine, con i suoi paesaggi fluviali, i borghi storici e la vicinanza al Delta del Po, rappresenta un esempio perfetto di come il digitale possa diventare uno strumento di valorizzazione territoriale.
Attraverso i canali online, i piccoli comuni e le imprese locali possono oggi raggiungere un pubblico vasto e geograficamente distante. Le strutture ricettive, i ristoranti e le guide turistiche utilizzano i social network, i portali dedicati e le piattaforme di prenotazione per farsi conoscere. I turisti, a loro volta, possono scoprire itinerari, agriturismi e percorsi naturalistici semplicemente cercando sul web o tramite app di viaggio.
La digitalizzazione ha reso accessibili informazioni che un tempo erano difficili da trovare: mappe dei percorsi ciclabili, eventi enogastronomici, visite guidate, esperienze legate alla natura o alla storia locale. Questa democratizzazione dell’informazione ha un impatto diretto sulla crescita del turismo diffuso, che favorisce anche le zone rurali e le aree interne.
Oggi la reputazione di una destinazione si costruisce anche online. Le recensioni, le foto e i racconti condivisi dai visitatori sono diventati strumenti di promozione potentissimi. Molti viaggiatori scelgono dove andare in base alle esperienze pubblicate da altri, più che per le campagne pubblicitarie ufficiali.
Nel caso del Polesine e del Veneto, i contenuti digitali svolgono un ruolo cruciale nel comunicare autenticità. Le immagini dei tramonti sul Delta del Po, i video dei percorsi naturalistici o dei borghi lungo l’Adige e il Po, le storie sulle tradizioni culinarie locali contribuiscono a creare un immaginario turistico nuovo, in cui la lentezza e la scoperta sono valori centrali.
Anche le istituzioni locali stanno comprendendo l’importanza di questa narrazione digitale. Molti enti di promozione turistica hanno avviato progetti di comunicazione online, utilizzando blog, newsletter e canali social per raccontare il territorio e coinvolgere i visitatori. In questo scenario, internet diventa non solo un mezzo di informazione, ma un vero e proprio ecosistema di esperienze.
Il turista moderno è sempre più digitale e informato. Prima di partire, consulta siti web, forum, app di prenotazione e comparatori di prezzi. Durante il viaggio utilizza il telefono per orientarsi, fotografare, recensire e condividere. Dopo, lascia opinioni che influenzano le scelte future di altri utenti.
In questo processo, il web diventa una fonte di risparmio e consapevolezza. Le piattaforme permettono di confrontare tariffe, scegliere soluzioni sostenibili e accedere a promozioni riservate. Molti utenti imparano a muoversi con dimestichezza tra le varie offerte online, cercando occasioni vantaggiose non solo per i viaggi, ma anche in altri ambiti digitali, ad esempio su come ottenere bonus gratuiti nei casino online, dimostrando quanto il mondo del web sia ormai parte integrante della quotidianità e delle abitudini di consumo.
Questo comportamento digitale, se applicato al turismo, può portare benefici significativi. L’attenzione alle recensioni, ai servizi eco-friendly o alla qualità dell’ospitalità porta a scelte più responsabili e a esperienze più gratificanti. Inoltre, la diffusione delle tecnologie digitali aiuta a ridurre gli sprechi di tempo e risorse, semplificando l’organizzazione e migliorando l’impatto ambientale dei viaggi.
Una delle tendenze più interessanti degli ultimi anni è la riscoperta del turismo di prossimità. Complici i social network e le piattaforme di storytelling territoriale, molti viaggiatori stanno imparando a guardare con occhi nuovi i luoghi vicini. Il Polesine, ad esempio, offre esperienze uniche per chi cerca autenticità: borghi fluviali, riserve naturali, percorsi ciclabili e agriturismi immersi nella tranquillità della campagna veneta.
Internet permette di pianificare queste esperienze in modo semplice e intuitivo. Gli itinerari del Delta del Po, le degustazioni nei piccoli produttori, le escursioni in barca o in bicicletta si possono prenotare con pochi clic. I turisti trovano recensioni, fotografie, video e consigli direttamente da chi ha già vissuto quelle esperienze. Questo passaparola digitale sta contribuendo a ridare valore anche alle aree meno note, portando visitatori interessati alla qualità più che alla quantità.
Per gli operatori locali, investire nella presenza online significa aumentare la propria visibilità, ma anche migliorare la connessione con i clienti. Un sito aggiornato, una pagina social curata o la partecipazione a piattaforme di promozione turistica regionale sono strumenti fondamentali per competere in un mercato sempre più digitale.
L’evoluzione digitale non si ferma alla semplice prenotazione online. Oggi il turismo è sempre più guidato dai dati e dall’intelligenza artificiale. Le piattaforme analizzano le preferenze degli utenti per proporre esperienze personalizzate, mentre le app di viaggio integrano funzioni di realtà aumentata e suggerimenti in tempo reale.
Anche il Veneto si sta muovendo in questa direzione. Diversi progetti regionali puntano a creare sistemi di informazione turistica integrati, capaci di offrire ai visitatori itinerari su misura, consigli gastronomici e aggiornamenti sugli eventi locali. Le città e i borghi del territorio possono così essere scoperti attraverso strumenti digitali che migliorano la qualità del viaggio e rendono più efficiente la gestione dei flussi turistici. L’uso dei big data, inoltre, aiuta le amministrazioni a comprendere meglio le esigenze dei viaggiatori e a pianificare strategie di sviluppo sostenibile. I dati sulle presenze, sui percors più scelti o sulle recensioni online diventano informazioni preziose per migliorare i servizi e promuovere il territorio in modo mirato.
La digitalizzazione del turismo richiede però anche competenze. Non basta avere una connessione internet o un profilo social: serve una strategia. Molte piccole strutture ricettive o attività locali del Polesine stanno partecipando a corsi e progetti di formazione per imparare a gestire la propria presenza online, utilizzare strumenti di marketing digitale e dialogare con i clienti in modo efficace.
Le associazioni di categoria e le istituzioni regionali giocano un ruolo importante in questo percorso. Promuovere la cultura digitale tra gli operatori significa rendere il sistema turistico più competitivo e al passo con le tendenze globali. Anche per i visitatori, un territorio digitalmente preparato è più accogliente e semplice da esplorare.
Il futuro del turismo in Veneto, e in particolare nelle aree come il Polesine, passa dunque da una collaborazione tra pubblico e privato, dove la tecnologia diventa un alleato della tradizione e della sostenibilità.
Internet non sostituisce l’esperienza del viaggio, ma la arricchisce. Permette di scoprire luoghi che altrimenti resterebbero invisibili, di conoscere storie locali e di partecipare attivamente alla vita del territorio. Nel Polesine, dove l’identità culturale e la dimensione naturale convivono in equilibrio, il digitale può diventare uno strumento per raccontare e condividere questo patrimonio con il mondo.
La sfida per i prossimi anni sarà quella di mantenere questo equilibrio: utilizzare la tecnologia per attrarre turismo di qualità, senza snaturare il carattere autentico dei luoghi. Il web, se usato in modo consapevole, può aiutare a raggiungere questo obiettivo, rendendo il viaggio non solo più accessibile, ma anche più significativo.
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