VOCE
11.12.2025 - 15:40
I giochi di sorte sono un’attività profondamente radicata nella storia del genere umano e la loro origine, sebbene non documentabile con assoluta precisione, è indubbiamente antichissima. Non mancano infatti testimonianze che dimostrano la loro esistenza ben prima che nascessero le civiltà classiche.
Nel corso del tempo hanno attraversato epoche e culture e da sempre affascinano l’uomo per la loro l’imprevedibilità, una caratteristica che suscita un misto di attrazione, curiosità e timore. Del resto, il termine “sorte” richiama subito l’idea di un esito che sfugge al controllo umano, affidato al caso.
Quella dei giochi di sorte è stata un’evoluzione molto complessa, partita dall’utilizzo di oggetti rudimentali fino ad arrivare ai moderni giochi da casinò online, oggi sempre più sofisticati e tecnologici.
I dadi sono un gioco antichissimo. Molti autori pensano che i loro antenati siano stati gli astragali (o aliossi), piccoli ossicini di forma cuboide, che venivano utilizzati anche per scopi divinatori e come oggetti scaramantici.
Come spiegato in un interessante articolo della rivista Focus (Quando e perché sono nati i dadi da gioco?), dadi a sei facce, molto somiglianti a quelli odierni, sono stati rinvenuti sia in Egitto che in Cina e risalgono, rispettivamente, al 600 a.C. e al 2000 a.C. I dadi più antichi ritrovati in territorio italiano sono di epoca etrusca; erano dadi a sei facce, ma non con numeri bensì con lettere.
Nell’antica Roma i dadi erano un gioco di sorte molto popolare; erano denominati tesserae e avevano sei facce segnate da numeri. Venivano lanciato con un oggetto a forma di torre o di cilindro, il fritilus.
Altri giochi di sorte diffusi nell’antica erano il par impar (pari e dispari) e la micatio, simile alla nostra morra.
Il medioevo i giochi di sorte erano diffusissimi. Anche in quest’epoca i dadi erano grandi protagonisti: fra i giochi più noti si devono ricordare sia il gioco dell’Azar e il gioco della zara. Quest’ultimo è spesso citato da scrittori illustri (da Dante nel Purgatorio, da Ludovico Ariosto nelle Satire e da Emilio Salgari nel romanzo Capitan Tempesta).
Erano molto diffuse anche le carte da gioco e la riffa, una forma arcaica di lotteria.
L’attuale Gioco del Lotto deriva dal Gioco del Seminario, un gioco di sorte ideato a Genova nel XVI sec. Le regole erano molto diverse, ma il meccanismo dell’estrazione era simile.
Al posto dei numeri c’erano 120 nomi di candidati che partecipavano a elezioni che dovevano definire 5 membri dei Serenissimi Collegi della città. Arrivati al periodo delle elezioni, venivano effettuate scommesse sui possibili vincitori.
Con il passare del tempo si passò all’estrazione di numeri compresi tra 1 e 90.
Secondo molti autori il casinò più antico è quello di Venezia, fondato nel 1638, uno spazio dove i più abbienti potevano praticare i giochi di sorte. Tra il Settecento e l’Ottocento, l’idea dei veneziani si evolse in luoghi più strutturati e aperti a un pubblico internazionale. Località come Montecarlo, Baden-Baden e Spa divennero mete di villeggiatura dove l’intrattenimento, la mondanità e il gioco convivevano.
Nel Novecento, i casinò hanno consolidato la loro immagine moderna: ambienti regolamentati, presenza di professionisti del settore, diffusione di giochi come roulette, blackjack e, in seguito, slot machine.
L’arrivo di Internet ha rivoluzionato molti settori, compreso quello dei giochi di sorte. I casinò fisici esistono ancora, ma la diffusione dei casinò online è inarrestabile. Grazie agli avanzamenti tecnologici, i casinò online moderni offrono ambienti particolarmente affascinanti, con grafiche 3D ed effetti sonori particolarmente coinvolgenti.
Alcuni casinò online offrono la possibilità di sessioni in diretta che replicano in parte l’esperienza della sala fisica, ma comodamente da casa.
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