Dopo le polemiche sulla sconfitta nella finalissima di sabato scorso, la società rossoblù ha deciso di scrivere una lettera aperta a tutti i suoi sostenitori.
Brucia ancora per i tifosi rossoblù la dura sconfitta nella finalissima di sabato scorso contro il Calvisano. E brucia ancora di più il comportamento dei Bersaglieri, che, dopo aver giocato una pessima partita, non si sono recati a salutare il pubblico del Battaglini. Per questo, ora la società rossoblù ha deciso di scrivere una lettera aperta ai propri tifosi:
[i]Cari tifosi,
questa non vuol essere una lettera di scontro ma una risposta a quello che è successo sabato, una riflessione per cercare di capire insieme dove abbiamo sbagliato. Non è facile tornare a parlare della Finale e abbiamo pensato di farlo a mente fredda, dopo esserci confrontati. Noi giocatori e lo staff siamo i primi ad essere profondamente dispiaciuti ed amareggiati, in primis per l'esito della partita, e per le reazioni che si sono scatenate dopo.
Ciò di cui siamo certi, e ancora fermamente convinti, è che sabato scorso non siamo scesi in campo per perdere e disonorare la nostra maglia, i nostri colori e valori. Siamo consapevoli di aver recato dispiacere ad una città intera, alla Società e a tutti i tifosi. Nello sport si vince e si perde, sono le regole del gioco, e soprattutto nel rugby in cui non bisogna mai mollare è da una sconfitta che bisogna ripartire, rimboccarsi le maniche per poter ricominciare. Ed è quello che vogliamo fare.
Oltre ad essere dispiaciuti per il risultato del campo, siamo molto affranti per quello che è successo a fine partita e non possiamo far altro che scusarci con tutti i tifosi che ci aspettavano sotto la tribuna per salutarci come di consueto a fine gara. Lo shock ci ha annullato, la delusione era talmente tanta che per molti venire sotto la tribuna, ed ascoltare i nostri tifosi che incitavano la squadra avversaria, avrebbe fatto solo ancora più male. Inoltre quello che dispiace è che una parte di tifosi pensi che siamo scesi in campo disonorando la maglia, inconsapevoli dei colori e della storia che ci portiamo addosso, che siamo dei mercenari bravi solo a fare baldoria per i locali del centro. Abbiamo lavorato duramente per tutta la Stagione, ottenendo degli ottimi risultati e arrivando per il secondo anno consecutivo a disputare la Finale.
Stiamo ragionando, e ragioneremo, su quello che è successo sabato. Nessuno di noi voleva perdere e perdere così, davanti al nostro pubblico, ma è da questa sconfitta, che brucia e brucerà, che ci ritroveremo all'inizio della prossima Stagione forse più maturi e sempre e solo con un unico obiettivo, quello che questa città, questi tifosi, questa Società meritano.
Noi giocatori ci scusiamo ancora una volta per l'episodio a fine partita, abbiamo sbagliato e ne siamo consapevoli. Al fischio finale eravamano scioccati, e come noi forse anche qualche tifoso che ha usato parole troppo pesanti nei nostri confronti, che ha inneggiato ad un avversario fino a qualche minuto prima fischiato. Abbiamo ancora bisogno di voi, siete veramente il 16º uomo in campo, e speriamo con tutto il nostro cuore rossoblù che l'anno prossimo sarete ancora sulle tribune ad incitarci, tutto l'anno, partita dopo partita. Ciò di cui siamo certi è che né noi giocatori né lo staff tecnico siamo dei mercenari irrispettosi della gloriosa storia della Rugby Rovigo, e ve lo dimostreremo ancora una volta e ancora di più sul campo l'anno prossimo.
Vi invitiamo questa sera al dibattito che seguirà la cena di fine Stagione al campo e ad approfittare dell'occasione di parlare con noi faccia a faccia, dire quello che pensate, i vostri dubbi, il vostro rammarico che è anche il nostro.
[right]Forza Rovigo, forza rossoblù, sempre.
A presto,
La Vostra Squadra [/right] [/i]
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