Delta Rovigo, avvio da bocciare <br/>con l'Imolese serve invertire la rotta

ROVIGO - La Juventus ha raccolto un punto nelle prime tre partite di campionato, il Chelsea di Josè Mourinho uno in cinque. A differenza del Delta Rovigo però le due grandi squadre si sono risvegliate e hanno dato sfoggio delle loro qualità in Champions League, il mercoledì biancoblù è stato invece abbastanza deludente.

Problemi di pressione, di fame e di mentalità, un avvio fiacco e parecchio inaspettato. Non c'è la coppa dei campioni ovviamente per il Rovigo a dare quegli stimoli che indubbiamente sono mancati in queste prime tre gare, sarà magari l'Imolese, avversario sulla carta molto più temibile di Lentigione (che peraltro è primo a punteggio pieno nientemeno che con Parma e Altovicentino), Romagna centro e Legnago. L'unica cura è la vittoria, anche per non dover indurre la società a pensare ad una scossa. La dirigenza, dopo il 2-2 di mercoledì al Gabrielli, ha confermato la fiducia a Massimo Bagatti, ora sta a lui e ai suoi giocatori ripagare la decisione e collezionare i primi tre punti.

Ma non è l'attacco la maggior causa di grattacapi all'allenatore, poco più indietro bisogna andare a guardare un reparto che in estate s'era ben messo in mostra ed è scemato notevolmente al momento di far sul serio. Non progredisce la difesa, Garbini ha rifiatato e Villagatti s'è discretamente distinto, non fosse stato comunque per un Radikon in stato di grazia il passivo sarebbe stato ben più pesante. Sono le corsie laterali ad andare in difficoltà, i giovani terzini non ricevono sufficiente copertura e sostegno dalla mediana, in affanno nel cambio di fase da possesso a non possesso, cosa che spesso capita dato l'alto tasso di palloni persi e passaggi imprecisi, dovuti soprattutto ad incompresioni di movimento e inserimento. Avrà molto lavoro su intesa e mentalità da sbrigare Bagatti per presentarsi ad Imola.