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Elena Tuzza, la donna <br/> che sfida le alte quote

La storia

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E' la reginetta polesana delle Granfondo, le corse più dure: dalla mitica Nove Colli di Cesenatico alle salite leggendarie, come Stelvio e Mortirolo. Il racconto di un'atleta a tutto tondo
Elena Tuzza è la regina delle granfondo.
L'atleta 28enne, nativa di Loreo, in soli tre anni di attività è decollata nell'olimpo delle due ruote, e con lei la sua squadra Quotacento1 Team.
Nella vita lavorativa impiegata, nel tempo libero passione sfrenata per il ciclismo che l'ha portata a competere, in breve tempo, con le migliori atlete dei circuiti più prestigiosi d'Italia... "È breve il mio percorso sportivo - racconta la granfondista - iniziato un po' per caso, convertito nel tempo in una passione a cui oggi non riesco più a rinunciare. Sono una persona molto competitiva e in questo sport ho trovato pane per i miei denti”.
La sua specialità è la granfondo, manifestazione ciclistica che si disputa sulla lunga distanza, che va dai 120 chilometri fino ai 170. Dalla "Nove Colli" di Cesenatico alla “Granfondo di San Benedetto del Tronto” fino alla “Granfondo Stelvio-Santini": il suo impegno - con piazzamenti di rilievo - è costante.
Nella testa riecheggiano ancora i nomi di due delle più importanti salite del ciclismo: Mortirolo e Stelvio. Belle e spietate salite che si arrampicano sul cielo, con tornanti che avvolgono fino a togliere il fiato. "Nel ciclismo la differenza la fa la testa, la mentalità deve essere di ferro. Le gare sono lunghe e stressanti. E per una come me, non professionista, è ancora più difficile in quanto lo spirito di sacrificio viene messo alla prova ogni giorno tra impegni di lavoro, casa e famiglia...".

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