Un rientro da campione per Marcello Matano

Un rientro da vero camoione. Era un palazzetto dello sport gremito, a Santa Maria Maddalena, quello ha salutato il campione polesano Marcello Matano, dimostrando grande affetto per il Capitano che ha portato la boxe rodigina sulla vetta del mondo.



Matano, dopo un infortunio e sette mesi lontano dal ring, è tornato a combattere. Il pugile occhiobellese, trent’anni, è stato campione italiano, intercontinentale, e ha perso, nel marzo scorso, la semifinale al Mondiale di categoria superwelter a Philadelphia.



Nel pomeriggio di domenica 20 novembre, si è tenuta, al palazzetto della frazione del Comune di Occhiobello, la riunione pugilistica iniziata con otto incontri dilettantistici.



Ma il match clou della serata è stato sicuramente l'ultimo, tra Marcello Matano e Luigi Mantegna di Frosinone, classe 1976, pugile professionista, che ha sostituito il serbo Goran Milenkovich, ritiratosi all’ultimo. Tutto il team del Capitano era presente a supportare il campione che ha potuto sentire e gioire per il sostegno del numeroso pubblico, che lo ha incitato in ogni istante dell'incontro.



Rientrato nella sua terra, il Capitano è stato accolto da un tifo e da un affetto palpabili. Per tutte le sei riprese si sono susseguiti cori di sostegno: “Un Capitano… c’è solo un capitano!”, gridavano i supporters, mentre il campione riempiva letteralmente di botte l’avversario che incassava come pochi altri pugili sanno fare, per tutte le sei riprese di sei minuti ciascuna.
Ad esultare insieme al numeroso pubblico anche Roberto Croce, preparatore atletico di Matano della Ferrara Boxe, che sta preparando il Capitano per il titolo europeo del 2017, per poi ritentare la strada del Mondiale.



Il servizio sulla Voce di martedì 22 novembre