I cinque eroi della Oetztaler

Alla Oetztaler Radmarathon 2018 la massacrante granfondo di 232 chilometri ed oltre 5.500 metri di dislivello, c’erano anche cinque ciclisti polesani. Roberto Astolfi alla sua quarta partecipazione tutti esordienti gli altri partecipanti, Marco Busianaro e Riccardo Pavanello della Asd Cyclesport Rovigo Cristian Boniolo, portacolori del asd Ciclo Delta e Claudio Martini della Asd Quota 101, tutti atleti tagati Acsi Ciclismo Rovigo del presidente Nicola Raisi che di Oetztaler ne è ha fatte due, con la conquista di una famosa maglia nera.

La Oetztaler Radmarathon è sicuramente tra le granfondo più affascinanti, dure e impegnative d’Europa. Non per niente molti appassionati della bici su strada ambiscono a partecipare e “semplicemente” terminare la gara perché solamente a questi viene data la possibilità di tenere come ricordo la maglia della gara. La prima edizione risale al 1982. Quattro sono i passi interessati dalla gara: il Kühtai (2020 metri) che si inizia a scalare da Ötz (1200 metri), il tratto da Innsbruck al Brennero (1377 metri) per 777 metri, il tratto dalla cittadina altoatesina di Vipiteno al Passo Giovo (2090 metri) per 1.300 metri e infine la salita di 29 chilometri da San Leonardo in Passiria (689 metri) al Passo Rombo (2509 metri). La granfondo è a numero chiuso, ogni anno sono circa 20mila le richieste di partecipazione. 35 sono state le nazioni rappresentate. Gran parte del tracciato è stato chiuso al traffico e messo a disposizione dei soli ciclisti. Si tratta certamente della granfondo più impegnativa delle Alpi. Molti sono gli italiani che partecipano ogni anno alla granfondo e che provengono da ben 81 province. L’edizione 2018 è stata caratterizzata dal maltempo che ha flagellato i concorrenti dalla cima del Kühtai, dove si sono registrati pochi gradi sopra lo zero fino all’arrivo Oltre 4.550 gli atleti al via i portacolori polesani hanno concluso il percorso in 9.13.09 Businaro e 10.14.12 Astolfi 10.36.00 Martini 10.55.05 Boniolo e Pavanello 11.13.12.

“Questa è la mia sesta partecipazione – chiosa un raggiante Roberto Astolfi – e quest’anno è stata veramente dura per il maltempo mi ha riportato alla mente quel terribile 2015 quando incontrammo la neve sul Kühtai che costò il ritiro ad oltre il 50% dei partecipanti. Adesso rimane da conquistare la Tre Valli Varesine al quarto titolo consecutivo di Gladiatore, titolo riconosciuto dalla rivista Cicloturismo che viene assegnato ai cicloamatori che portano a termine le 10 granfondo più importanti del panorama nazionale e non solo”.

Grande gioia fra i quattro esordienti che hanno centrato l’obiettivo al primo tentativo, non va dimenticato che oltre 500 partecipanti non hanno raggiunto in tempo i cancelli posti sui vari passi e quindi sono stati costretti al ritiro.