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COPPA ITALIA SERIE D

Adriese, quel “rigore” mal digerito

Il day after dopo l’eliminazione in semifinale di coppa è amarissimo: penalty decisivo ma discusso

Adriese, quel “rigore” mal digerito

Il day after dopo l'eliminazione in semifinale di coppa è amarissimo per l'Adriese. Perché i granata con la Giana Erminio hanno subito un ko (1-0) immeritato, vittime di un rigore discutibile e nonostante una gara giocata all'attacco. E perché è ben chiara la consapevolezza che, in futuro, sarà dura procurarsi un'altra simile chance in coppa, col carico di emozioni che ne è derivato.

Ma, mettiamola così, contro i corsi e ricorsi storici negativi c'è poco da fare: la Lombardia si è rivelata ancora fatale (come ai quarti di coppa del 2016-17, ko in casa del Darfo Boario), così come giocare in semifinale, ostacolo “proibito” già nell'edizione di Coppa Italia Dilettanti 1971-72 (anche allora si perse 1-0, a Montecatini, sebbene la competizione fosse diversa da quella attuale).

Certo, c'è anche un'altra consapevolezza: che giocando così nelle ultime 6 giornate di campionato, recuperare i 5 punti di distacco dal Legnago (o i 7 dall'Union Clodiense, se oggi vincerà il recupero sul Villafranca) forse non sarà impossibile. “Non meritavamo di perdere e dunque il rammarico è grande – dice il tecnico Roberto Vecchiato – l’Adriese ha fatto un’ottima gara contro una squadra forte. L’episodio del rigore ha deciso l’incontro: più che sul braccio la palla è finita sulla coscia di Ekblom, come dimostra il segno sulla sua gamba. Ma dobbiamo accettare il verdetto. Peccato per aver giocato in casa solo due gare su sei in questa avventura di coppa. Il campionato? Siamo terzi a 5 punti dalla prima – chiude il tecnico – ci faremo passare questa delusione”.

A cominciare dall’anticipo casalingo di sabato 1 aprile (in vista del turno pre-pasquale di giovedì 6) contro il Torviscosa. Anche il direttore tecnico Alberto Cavagnis, ripensando al rigore assegnato alla Giana, ha un diavolo per capello. “Il penalty era inesistente – attacca il dt – un errore clamoroso. Anche l’arbitro l’ha ammesso ed era estremamente in difficoltà. L’amarezza è tanta, perché avevamo messo alle corde un avversario forte a casa sua. E ci mancava Gioè, il capocannoniere del girone. Ma voglio fare i complimenti a tutti per questa avventura di coppa, ringraziando anche i tifosi che ci hanno seguiti in massa a Gorgonzola: non so quante altre volte potrà capitare di arrivare a questo punto della competizione, tra 172 squadre”. Sul campionato Cavagnis non vuole mollare. “Questa delusione non ci farà fare un passo indietro, tutt’altro. Daremo il massimo fino alla fine e poi tireremo le somme”, chiude il dt.

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