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CALCIO SERIE D

Michele Florindo approda al Treviso

La storica società ha scelto il tecnico polesano dopo aver ottenuto la promozione

Michele Florindo approda al Treviso

Un allenatore polesano torna a sedersi in una panchina di Serie D, la massima categoria dilettantistica. Parliamo di mister Michele Florindo, 43 anni, che come ventilato alcune settimane fa ha formalizzato l'accordo con il neopromosso Treviso, ufficializzato lo scorso venerdì. Un ritorno in grande stile, dunque, per l'ex tecnico dell'Adriese - peraltro unica squadra polesana superstite in questa categoria, allenata dal mestrino Roberto Vecchiato - reduce da oltre un anno sabbatico dopo l'esonero incassato al Desenzano Calvina nel marzo 2022.

Ma il nuovo direttore sportivo trevigiano Attilio Gementi non ha avuto dubbi nel puntare con decisione sull'allenatore originario di Villadose (benché residente da tempo nel padovano), già ribattezzato “Jurgen Klopp” (il tecnico tedesco del Liverpool) dalla stampa trevigiana per via della giovane età e del carisma, che nel 2019 alla guida dei granata sfiorò la promozione in Serie C. Promozione sfumata dopo un girone d’andata dominato a causa di un forte calo nel ritorno, che prestò il fianco alla rimonta dell’Arzignano (a -8 punti nel dicembre 2018) e che in casa Adriese fa ancora scendere lacrime copiose.

"Non vedo l'ora di cominciare questa nuova avventura - le prime parole di Florindo da tecnico del Treviso - in questa piazza ci sono tante persone che ci aiuteranno a farci esprimere al meglio. Obiettivi? Vogliamo fare un campionato di crescita, anche se si scenderà sempre in campo per vincere. La squadra dovrà rispecchiare le mie caratteristiche: grinta e aggressività".

L'allenatore villadosano, in passato per tanti anni calciatore professionista e ora in procinto di acquisire a Coverciano il patentino da allenatore Uefa A (che permette di allenare fino alla C e da vice sia in A che in B), ha un curriculum in panchina di tutto rispetto, pieno di buoni risultati ottenuti tra Piovese, Este, Adriese e Calvina. Gli manca solo il salto di qualità, solo sfiorato in granata, che in una piazza prestigiosa e ambiziosa come Treviso si augura di centrare.

"Considero l'approdo qui una sorta di premio per quanto fatto in passato - continua Florindo - lavorerò per una città e una tifoseria importanti, che avranno molte aspettative. Certo, non sarà facile e affronteremo un girone molto intenso, ma giocheremo sempre a viso aperto". Con un derby personale contro l'Adriese – con ogni probabilità le squadre saranno inserite nello stesso girone – tutto da vivere.

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