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L’Epica dell’Acqua parte col botto

Oltre cinquanta i podisti, provenienti da tutta Italia, che hanno preso parte alla prima tappa

L’Epica dell’Acqua parte col botto

L’Epica dell’Acqua è partita con il botto. Nella giornata di ieri i podisti, provenienti da tutta Italia (compreso anche un italiano che vive a Boston ndr) hanno dato il via alla manifestazione a tre tappe che attraverserà il territorio del Delta del Po.

Sono stati circa una cinquantina i podisti e camminatori che hanno reso realtà dell’Epica dell’Acqua, una 100km in tre tappe, iniziata ieri con un’intensa esplorazione all’insegna della sostenibilità, attraversandola da sud a nord.

L’Epica dell’Acqua, organizzata dall’Asd Gli Epici, è realizzata con il contributo di Confartigianato Imprese Veneto e Confartigianato Polesine, in partnership con Isola di Albarella, con il supporto del Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po e con i patrocini dell’Assessorato Territorio, Parchi e Sport della Regione Veneto e dei Comuni di Adria, Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po e Rosolina.

Tanti chilometri in giro per il mondo, non solo di corsa, dalla Fire and Ice Ultra all’Oman Desert Marathon, fino alla Siberian Ice Half Marathon. Correre o camminare lungo il mutevole paesaggio del basso Polesine, tra canali, argini, strade bianche e pinete, sarebbe potuto diventare un piccolo gesto epico, come il lavoro svolto dell’acqua per non essere sopraffatta dalla terra. Così l’appassionato ultrarunner Alberto Marchesani ha dato vita all’evento, sostenuto da Soladria e Cartiere del Polesine, ovviamente ai nastri di partenza nella mattinata di ieri: “Questo progetto mi ha riconnesso con l’infanzia, un Delta del Po in cui sono cresciuto grazie alle origini materne, ma lasciato a 18 anni. Attraversare il mondo per una gara, quando vicino casa puoi catapultarti in un angolo di paradiso, non mi sembrava più sostenibile”.

La prima tappa “La Bonifica”, di 33 chilometri, è partita per i partecipanti dall’omonimo ponte di barche, costruito con natanti in cemento degli anni ’20 per unire le sponde opposte del Po di Gnocca. L’identità paesaggistica dell’area si fonda sul rigore geometrico, tra rettilinei e lunghi argini, frutto di un’enorme opera di bonifica con cui è stata sottratta terra brulla al mare. Affiancando la Pineta Cassella, i partecipanti hanno percorso poi un lungo tratto della Sacca degli Scardovari, un ampio bacino nell’entroterra protetto dal mare da lingue di terra e banchi sabbiosi, puntellato dalle case su palafitte dei pescatori. Dopo l’Oasi di Ca’ Mello e il paese di Tolle, si sono diretti sull’argine del Po di Venezia, attraversando il ponte per raggiungere l’argine destro del Po di Maistra. Una volta disceso, la tappa si è chiusa al Rifugio Po di Maistra a Boccasette.

La seconda tappa “La Laguna”, di 27 km, andrà in scena oggi. Il percorso si dirigerà verso la spiaggia di Boccasette, con il superamento del Ponte di Barche sul Po di Maistra, si percorre la via delle Valli direzione Porto Levante. Su questi sentieri stretti, tra la valle e il mare, la compagnia degli uccelli migratori, come pernici, folaghe, cormorani e aironi, che hanno scelto il Delta del Po per il passaggio verso sud. Arrivati a Porto Levante, si attraversa con la barca il Po per proseguire la corsa dentro la meravigliosa Isola di Albarella, ben 528 ettari coperti dalla macchia mediterranea, con oltre due milioni di alberi di 150 specie arboree diverse.

Domani, infine, la tappa conclusiva dal titolo “Il Mare” che chiuderà questa impresa davvero Epica.

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