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“Il calendario così è un vero stillicidio”

Il presidente Zambelli alza la voce contro la Fir: "Non è possibile trovarsi a giocare persino a orari diversi".

“Il calendario così è un vero stillicidio”

Il presidente Francesco Zambelli

La conferenza stampa indetta da Francesco Zambelli, presidente della Femi Cz Rovigo, col focus sulla chiusura della campagna abbonamenti che ha raggiunto quota 842 è stata anche occasione per parlare un po' di tutto. Il patron rossoblù ha ricordato, ad esempio, che “quando ho costituito questa società nella estate del 2010 la forbice tra Celtic ed Eccellenza non era così alta, disputavamo l’Amlin Challenge Cup, mettendoci in competizione con squadre blasonate in ambito europeo. Poi la forbice si è allargata, per ritornare in alto bisogna sperare che crolli l’alto. Mi spiace dirlo, ma non esiste che si mantenga un alto livello totalmente finanziato dalla Federazione Italiana Rugby”.

Da qui una serie di attacchi all’attuale gestione della Fir: “Non possiamo continuare a tollerare lo stillicidio del calendario del campionato, ci stiamo accordando con quattro club per sanare questa questione, non è possibile anche giocare ad orari diversi. Ci hanno fatto giocare alle 16 con i fari accesi, le altre giocano alle 14. Siamo in campo quasi sempre di domenica, quando avevamo chiesto di giocare il sabato ma di fatto ci abbiamo giocato solo contro le Fiamme Oro e poi ci giocheremo col Reggio Emilia. Tutte le altre di domenica. E poi la Fir non ha ancora comunicato il calendario preciso per il girone di ritorno. Non è possibile che per noi la Fir abbia deciso di farci giocare 16 partite di regular season, abbiamo 36 giocatori che iniziano a fare la preparazione luglio. Non è ammissibile”.

Poi la sottolineatura di come il campionato sia falsato: “La Fir ha messo sotto contratto i giovani prospetti ritenuti migliori, ma nelle Zebre e nella Benetton Treviso non trovano spazio, per questo è stato deciso di dirottarli in Serie A Elite, togliendo opportunità a quelli contrattualizzati dalle società. Rovigo e Petrarca le prime a rifiutare gli atleti, molte altre a ruota. A Mogliano sono ben 9, 6-7 a Vicenza. Giocatori pagati dalla Fir non dalle società in cui giocano”.

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