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il personaggio

Alessio Zerbin, dal Polesine alle mille e una notte

Il giocatore, con le origini nel Delta, autore di una doppietta da sogno in Napoli-Fiorentina di Supercoppa.

Alessio Zerbin, dal Polesine alle mille e una notte

Alessio Zerbin, migliore in campo nella semifinale di Supercoppa.

Ci sarà anche un piccolo (e sorprendente) pezzo di Polesine sotto i riflettori nella finale di Supercoppa Italiana, in programma lunedì sera a Riad, in Arabia Saudita.

Sì, perché tra i giocatori più attesi del Napoli, primo finalista grazie al 3-0 in semifinale sulla Fiorentina, spiccherà Alessio Zerbin, autore della clamorosa doppietta che poco prima del 90’ ha chiuso i conti in favore degli azzurri di Walter Mazzarri. Già, proprio lui, l’esterno d’attacco nato a Novara ma col sangue polesano (ben chiaro fin dal cognome), ereditato dai nonni che negli anni Sessanta lasciarono Donzella e il loro Delta per cercare fortuna in Piemonte, come migliaia di nostri avi.

Il nome del talentuoso 24enne, campione d’Italia in carica con il Napoli e forte sia del debutto in Champions League che con la Nazionale (in Nations League nel 2-1 sull’Ungheria del 7 giugno 2022), è rispuntato giovedì sera in modo tanto improvviso quanto fragoroso, visto che Zerbin in questi due anni partenopei ha collezionato poche presenze (nel suo ruolo campeggia un certo Kvaratskhelia…), tanto da essere ormai prossimo al trasferimento al suo ex Frosinone, dove tre anni fa esplose. Ma Alessio non si è mai perso d’animo e ha sempre lavorato in maniera esemplare, dimostrando attaccamento alla maglia e guadagnandosi l’apprezzamento di tutti i suoi tecnici, vale a dire Spalletti, Garcia e Mazzarri.

Facendosi trovare pronto nel momento decisivo: al 39’ della ripresa, tre minuti dopo il suo ingresso al posto di Mazzocchi, col risultato in bilico sull’1-0, Zerbin si è avventato con coraggio sulla sponda di Di Lorenzo sugli sviluppi di un corner, infilando sia il 2-0 che la sua testa contro il palo.

“Forse quella botta in testa mi ha dato una bella sveglia”, scherzerà poi ai microfoni televisivi. In effetti, due minuti dopo, l'ala non ha avuto remore nell’involarsi in contropiede e nello scoccare un bellissimo e imparabile diagonale, battendo il portiere Terracciano (il ruolo che fu di nonno Dorino) e sublimando così la sua notte da favola. Da 8 in pagella, secondo la Gazzetta.

“E’ stata una bellissima ed inaspettata soddisfazione - continua - credo che questa serata, con i miei primi gol nel Napoli, abbia rappresentato un bel premio. E’ veramente un sogno, immaginare di meglio è difficile. Ma siamo solo a metà dell’opera…”. Anche Mazzarri l’ha incensato. “Zerbin è un ragazzo dotato, con gamba e intelligenza tattica: bisogna lavorarci un po’, per me è un talento. Sono molto felice di lui”. Ai tempi di Eraldo Mancin, scudettato con Fiorentina e Cagliari, la Supercoppa non esisteva e il difensore portotollese non poté provare a vincerla: Zerbin lunedì, contro Inter o Lazio, sarà in ogni caso più fortunato.

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