Cerca

calcio promozione

Rovigo, calma e sangue freddo

Deluso il ds Bovolenta: “Ci hanno sorpreso e non siamo riusciti a reagire. Ci servirà da lezione”

Rovigo, calma e sangue freddo

Il day after non ha lenito le ferite. In casa Rovigo è ancora troppa la delusione e l’amarezza per un risultato mai immaginato alla vigilia: la sconfitta fragorosa per 3-1 contro il Real Martellago, arrivata al debutto di Promozione e contro un avversario di certo tra i meno considerati ad insidiare le velleità di trionfo dei biancazzurri, sta facendo parecchio rimuginare i piani alti del club del capoluogo polesano.

Certo, va da sé che domenica il tempo non ha aiutato: l’acquazzone abbattutosi non solo su tutta la regione, ma anche su gran parte d’Italia, ha inzuppato il campo di Maerne (Venezia) rendendolo quasi impraticabile. Un deficit non di poco conto per il Rovigo, che nelle prime uscite stagionali ha fatto della qualità del fraseggio il suo pezzo forte. E in un campo reso pesante dalla pioggia gli uomini di Rossitto hanno dovuto reinterpretare la loro filosofia di gioco, finendo, alla fin fine, per favorire quella dei padroni di casa, che fanno dell’aggressione costante il loro mantra.

Per questo è ancora presto per interrogarsi sui motivi di questo inatteso incidente, anche se le condizioni di gioco non sono state le migliori per esprimere a pieno l’arsenale a disposizione dei biancazzurri.

Ci vuole calma e sangue freddo, come sa bene il ds del Rovigo, Massimo Bovolenta: “C’è poco da dire, abbiamo meritato la sconfitta, arrivata per episodi - sentenzia, abbastanza deluso - ha vinto la squadra con più grinta, purtroppo ci hanno sorpreso sotto questo punto di vista e non siamo riusciti a porvi subito rimedio, eccetto all’inizio del secondo tempo quando siamo andati vicini al pareggio. Che ci serva da lezione per le prossime partite”.

Lo stesso ds, però, non ha potuto che constatare che domenica era quasi impossibile far circolare la palla: “Il campo era davvero impraticabile, oserei dire che era più adatto ad una partita di pallanuoto che di calcio. Non è sicuramente un’attenuante, ma va tenuto conto prima di ipotizzare qualsiasi analisi frettolosa”.

Inoltre secondo l’ex dirigente del Loreo manca un rigore al Rovigo che avrebbe cambiato, o magari no (la storia non si fa con i se o con i ma), il copione della partita: “Ancora una volta abbiamo avuto un episodio a sfavore, dopo quello clamoroso con la Piovese. Ci è stato negato un rigore netto sul momentaneo 1-0 per i padroni di casa, e ugualmente alla dinamica della rete del 4-4 della Piovese nella prima giornata del Trofeo Regione Veneto di Promozione, nel capovolgimento di fronte abbiamo subito il 2-0 di Boscolo Zemelo (ex biancazzurro quando Pizzo era in panchina, ndr), stavolta per un errore del nostro portiere, Lombardi. E’ giovane e ha già dimostrato di che pasta è fatto, sono cose che succedono. Da lì siamo riusciti ad accorciare troppo tardi, e con la squadra sbilanciata abbiamo subito su rigore il gol del definitivo ko”. C’è dunque consapevolezza e voglia di dimostrare che il Rovigo non è quello visto in terra veneziana, a cominciare dal derbissimo con il Loreo in programma domenica al Gabrielli.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400