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il grande evento

Quando la diversità diventa risorsa

I partecipanti hanno avuto l’opportunità di immedesimarsi nelle persone con disabilità

Quando la diversità diventa risorsa

Fin da piccoli ci hanno sempre insegnato a mettersi nei panni di una persona prima di giudicarla completamente. Ecco, l’occasione è recentemente caduta a fagiolo per gli studenti delle scuole medie e superiori rodigine, nell’ambito di un’iniziativa veramente lodevole ed empatica.

Lo scorso 15 novembre, infatti, al centro sportivo della Polisportiva San Bortolo di Rovigo, si è svolta la “Giornata della consapevolezza: sportivamente al posto tuo”, organizzata dall’Ufficio di educazione fisica dell’Ufficio scolastico provinciale di Rovigo. L’iniziativa, dedicata agli studenti delle scuole secondarie di Primo e Secondo grado, ha offerto ai partecipanti un’esperienza unica: immedesimarsi nelle persone con disabilità e sperimentare diversi sport adattati. La giornata è stata strutturata in un percorso a stazioni, ciascuna dedicata a uno sport diverso, proposto e gestito da tecnici qualificati delle relative federazioni.

Grazie alla loro collaborazione, i ragazzi hanno potuto vivere in prima persona le difficoltà e le sfide, ma anche le opportunità, dello sport paralimpico e adattato. Le stazioni sportive includevano diverse discipline. A cominciare dal tiro con l’arco per non vedenti, dove i partecipanti, bendati, hanno imparato a tirare con l’arco utilizzando segnali sonori per mirare al bersaglio, scoprendo l’importanza di concentrazione e coordinazione. Poi il torball, uno sport di squadra praticato da atleti non vedenti, in cui i giocatori devono intercettare e lanciare una palla dotata di sonagli; gli studenti hanno provato a giocare bendati, sviluppando una maggiore attenzione ai suoni e alla percezione spaziale.

A seguire il sitting volley, una variante della pallavolo giocata da seduti, che richiede velocità di reazione e spirito di squadra. I ragazzi hanno scoperto quanto sia impegnativo mantenere il controllo del gioco senza l’uso delle gambe. La quarta tappa era rappresentata dal baskin, un’evoluzione inclusiva del basket, che permette di giocare insieme a persone con diverse abilità. I partecipanti hanno apprezzato l’importanza della collaborazione e dell’adattamento alle capacità di ogni giocatore. Ha chiuso il cerchio il baseball per non vedenti, in cui i ragazzi, con una benda sugli occhi e guidati dai segnali vocali di un assistente, hanno sperimentato questo sport che combina attenzione, ascolto e coordinazione. La riuscita della manifestazione è stata resa possibile grazie alla disponibilità e alla competenza dei tecnici delle varie federazioni sportive (Polisportiva San Bortolo, Asd Uni Sport Rovigo, Asd Rhodigium Basket Rovigo, Asd Baseball Rovigo, Asd Compagnia Arcieri Rovigo, Comitato Territoriale Fipav), che hanno offerto il loro supporto e hanno guidato gli studenti attraverso le diverse attività.

Il loro contributo è stato fondamentale non solo per mostrare gli aspetti tecnici degli sport, ma anche per trasmettere ai ragazzi i valori dell’inclusione, del rispetto e della collaborazione. L’Ufficio scolastico provinciale di Rovigo ha già annunciato l’intenzione di rendere questo appuntamento un evento annuale, ampliando il coinvolgimento delle scuole e delle federazioni sportive. “Grazie a iniziative come questa, possiamo insegnare ai nostri ragazzi che la diversità è una risorsa, e lo sport un linguaggio universale che abbatte ogni barriera” , ha concluso a margine della manifestazione la coordinatrice provinciale dell’Ufficio Educazione Fisica per lo Ust, la professoressa Federica Pravato.

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