Due grandi firme in casa Loreo

Aria di grandi cambiamenti in casa Loreo, a due settimane dalla sofferta salvezza-thriller ai playout di Promozione contro l'Azzurra Due Carrare.

Salutato il direttore sportivo Daniele Vianello, ormai accasatosi al Cavarzere (che, dopo l'addio di Marco Vianello in direzione Unione Cadoneghe, dovrebbe ripartire in panchina da un big come Davide Pizzo), il club loredano si è separato anche da mister Sandro Tessarin, colui che da subentrato a Giacomo Fecchio (in procinto di tornare all'Albarella Rosolina Mare) aveva raggiunto l'obiettivo.

Per sostituirli, la società del presidente Giuseppe Bardella e del direttore generale Mauro Pezzolato ha puntato su due figure esperte: Gianluca Mattiazzi in panchina (che ha vinto il ballottaggio con Fabrizio Zuccarin) e Massimo Moschini in scrivania, come ds. Per entrambi ci sono già i crismi dell'ufficialità. Davvero "grandi firme" la scelta di Mattiazzi, ex tecnico a più riprese della Clodiense in Serie D (la scorsa stagione ha pure guidato per qualche mese gli Allievi Nazionali lagunari) e, soprattutto, dell'Adriese, della quale è uno dei tre tecnici con Augusti e Vecchiato ad avere tagliato il traguardo delle 100 panchine granata negli anni Duemila.

Ma non indifferente è anche il profilo di Moschini, già presidente del Bottrighe dei miracoli, nonché a lungo dirigente del Bocar e ds del Porto Viro. “Quello di Mattiazzi è un profilo di grande rilievo - dice il dg Pezzolato - con esperienze nella principale categoria del dilettantismo. Ha deciso di rimettersi in gioco e intraprendere questa nuova avventura con noi: gli facciamo un caloroso in bocca al lupo. Ma ringraziamo anche mister Tessarin per aver traghettato la squadra alla salvezza, facendogli i migliori auguri per il futuro. Moschini? Dico solo che è stato il mio presidente al Bottrighe quando, con me in panchina, vincemmo il Trofeo Regione di Seconda categoria nel 2002-03: siamo stati una coppia vincente”.

Ora il Loreo si getterà a capofitto sul mercato, nel tentativo di allestire un organico in grado di salvarsi più tranquillamente di quanto fatto nel 2024-25.

"Non è stata la stagione che sognavamo e per cui abbiamo lottato - chiude con decisione il presidente Bardella - ma ogni battuta d'arresto ha alimentato il nostro fuoco e ogni lezione costruisce il nostro futuro. Avremo anche perso la battaglia quest'anno, ma il futuro ci dirà chi vince la guerra. Ci rialziamo, cresciamo e torniamo più forte".