Adriese, prova del nove pesante

Sarà una vera prova del nove in chiave salvezza quella che attende oggi alle 14.30 l’Adriese al “Bettinazzi” contro la Calvi Noale, nel match valido per la 14esima giornata del campionato di Serie D (girone C).

Sì, perché in questo delicato scontro playout i granata quint’ultimi (12 punti) ospiteranno i rampanti biancazzurri veneziani sest’ultimi, che li tallonano dietro di appena una lunghezza e forti dei 10 punti raccolti nelle ultime 5 gare (complice l’arrivo in panchina di Max De Mozzi), a riscattare un avvio da incubo. Insomma, l’appuntamento contro gli ex Ejesi, Badon, Martimbianco e Chin sarà da bollino rosso, ma il tecnico Massimo Pedriali, nell’intervista pre-partita ai nostri microfoni, è fiducioso di spezzare la mini-striscia di due ko di fila.

Pedriali, com’è il clima della vigilia?

“Positivo. I ragazzi sono consapevoli di aver fatto una buona prova contro la corazzata Cjarlins Muzane, reagendo a qualche errore con un’ottima ripresa, che ha fortificato i nostri pregi. Domenica (domani ndr) ci vorrà serenità, tenendo conto dell’elevata posta in palio, e bravura nei dettagli. La Calvi si è ripresa dopo un avvio difficile ed è in salute, ma a parte il match col Bassano, meno qualitativo per noi, il nostro atteggiamento è sempre stato corretto. Sarà importante l’approccio: servirà da subito la determinazione di voler conquistare i tre punti”.

La sensazione è che all’Adriese, pur giocandosela con tutti, manchi sempre un passettino per sbocciare.

“Vero, nelle gare contro le squadre importanti ce la giochiamo alla pari e sembra che la differenza sia lieve, ma talvolta è l'esperienza che può indirizzare le partite. Siamo qui a lavorare per questo, migliorando e analizzando gli errori per non ripeterli”.

Una mano potrebbe arrivare dal mercato…

“Abbiamo fatto una riunione col presidente, che sa le idee mie e del ds. Dobbiamo correggere qualcosa perché la squadra è stata costruita in fretta e furia e ora sia pregi che difetti sono chiari. Però bisogna inserire solo persone funzionali al nostro duro percorso salvezza, abituate a lottare in queste situazioni e con gli attributi per affrontare le sfide quando la pressione si alzerà, come a marzo e ad aprile. Gente con energia ed esperienza”.

Resteranno i big?

“Sì. Sono stracontento dei ragazzi a disposizione: giocatori come Gasparini, Frison, Cescon e Stalla hanno dato un qualcosa in più, specie all’inizio. Del resto ad agosto sembravamo una squadra materasso invece ora diamo filo da torcere a tutti”.

Indisponibili?

“Il lungodegente Zanchetta e Busetto, i cui tempi di recupero sono incerti. Speriamo torni quanto prima, perché Emanuele svolge più ruoli e il suo carisma è importante. Di Maira? Si è allenato alla grande, come tutti i compagni”.

Da non trascurare infine i tanti giovani, come Bedeschi.

“Davide è un ragazzo con qualità e prospettiva: ha sfruttato il momento facendosi trovare pronto, come dovranno fare anche altri quando arriverà il loro turno. Ma i giovani che hanno avuto più minutaggio, i vari Morelli, Zuolo, Andreoli e Bah, hanno dimostrato di reggere la categoria. L’ultimo arrivato Lonati? Si sta allenando bene ma è reduce da mesi di inattività e non vogliamo forzarne il debutto”.