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Election day e referendum sull'autonomia, si apre uno spiraglio

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Maroni e Zaia, governatori di Lombardia e Veneto

Maroni e Zaia in attesa di risposte dal Governo e il premier Gentiloni, dopo un incontro con il governatore lombardo, si è dimostrato possibilista.
Zaia e Maroni non rinunciano a provarci su election day e referendum: dopo l'incontro sfumato con il ministro degli Interni, Marco Minniti, a Milano è arrivato il presidente del consiglio Paolo Gentiloni e se n'è parlato con Maroni.



Al termine dell'incontro Maroni sembra aver concesso altri giorni al governo per decidere. "Ho spiegato al premier le ragioni che consentirebbero un risparmio di soldi se desse il via libera a tenere i referendum per l’autonomia di Veneto e Lombardia in election day con le amministrative" le parole di Maroni. "Sono moderatamente soddisfatto dell’incontro, nel corso del quale ho parlato di alcune questioni, tra cui l’election day e il ticket: ho spiegato che non ci sono problemi tecnici, perché li abbiamo risolti tutti con il ministero dell’Interno, nel corso del colloquio di una settimana fa al Vimimale. Gentiloni non mi ha detto 'sì' ma non mi ha neppure detto 'no'. Si è riservato di fare una verifica tornando a Roma, quindi aspettiamo qualche giorno, che significa la fine di questa settimana. Se non arriverà una risposta positiva, prenderemo atto che non c’è questa possibilità e avvieremo la consultazione referendaria in maniera autonomo. Lombardia e Veneto viaggiano sulla stessa strada".



Nel consiglio federale della Lega Nord di lunedì 13 marzo Zaia e Maroni avevano concordato il testo di una lettera in cui chiedevano a Gentiloni di accorpare i due referendum consultivi sull’autonomia di Veneto e Lombardia alle elezioni amministrative di giugno.
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