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Veneto, l'influenza allenta la presa

Sanità

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Incidenza in calo in tutte le fasce d'età. Ma due settimane fa il virus ha messo a letto altri 5.700 veneti. Otto finora i decessi riconducibili all'influenza. I dati dell'ultimo rapporto epidemiologico.
In Veneto l'influenza sta allentando la presa, ma non si è ancora placata del tutto. Vietato abbassare la guardia, quindi, perché il virus è ancora in agguato.



Nella settimana compresa tra il 13 e il 19 marzo, nonostante la bella stagione ormai alle porte, 5.774 veneti sono finiti a letto con la febbre. Dall'inizio dell'epidemia sono stati 377mila gli influenzati della nostra regione.



In questo colpo di coda del virus, la fascia d'età più colpita è stata quella compresa tra i 15 e 64 anni. Otto i casi di decessi riconducibili all'influenza, a cui se ne sono aggiunti altri 9 dovuti alle varie forme di polmonite.



A fornire un quadro della situazione è l'ultimo Rapporto epidemiologico elaborato dalla Direzione prevenzione della Regione Veneto e diffuso dall'assessore Luca Coletto.



Il sistema sanitario – afferma l'assessore – ha fatto un buon lavoro, sia nella fase della prevenzione con la campagna vaccinale, sia in quella di cura delle persone malate, con gli ospedali e la medicina territoriale che hanno risposto con efficienza alle necessità, in alcuni periodi molto elevate".



"Abbiamo rilevato 100 casi di complicanze – prosegue Coletto – dei quali 54 classificati come forme gravi, con 24 ricoveri in terapia intensiva e un trattamento Ecmo per l’ossigenazione extracorporea del sangue”.



Il picco è stato raggiunto a fine gennaio, in anticipo rispetto all'anno scorso, e adesso il peggio sembra passato. Nelle ultime settimane, infatti, l'incidenza del virus è diminuita in tutte le fasce d'età. Un dato confortante, che lascia sperare in una fine imminente del contagio influenzale.


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