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Clamoroso tuffo nell'Adige, studente denunciato

Il video

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Protagonista un 16enne della Bassa padovana che si è gettato nel fiume in maniera spettacolare, proprio per essere ripreso. E il video è diventato virale.
A 16 anni una stupidaggine ci può scappare. Inutile scandalizzarsi.



Certo che l'idea di quel ragazzino residente a Megliadino San Fidenzio, nella bassa padovana, di lanciarsi nell'Adige con uno spattacolare tuffo carpiato, è davvero grossa.



Già, perché non gli è bastato gettarsi in Adige da un’altezza di oltre dieci metri. Bisognava pure filmare l’impresa, ben sapendo che una volta in rete il video sarebbe diventato virale. E così è successo.

Tra l'altro, ha scelto pure il periodo meno propizio: i giorni in cui le tragedie immortalate da uno smartphone, come ad esempio quelle legate al “Blue whale”, creano allarmismo a non finire.



Il protagonista del tuffo che vedete nel video ha 16 anni, ed abita - come detto - a Megliadino San Fidenzio, nella bassa padovana ad una decina di chilometri dal confine con il Polesine.



Per la sua impresa ha invece scelto Legnago, subito al di là del confine con la provincia di Verona, e la passerella ciclopedonale sull’Adige.



Di fronte allo smartphone tenuto da un amico, il ragazzo si è aggrappato con entrambe le mani al parapetto del ponte in legno e, con una capriola (perfetta bisogna dargliene atto), si è tuffato da oltre 10 metri d'altezza nelle acque dell'Adige.



Inutile dire che il filmato è diventato subito virale. Ma anche che il gesto non è passato inosservato e che sul posto sono accorsi carabinieri e vigili del fuoco che hanno setacciato l'Adige fino al confine con il Polesine, a Villa Bartolomea, dalle 15.30 (ora del tuffo) alle 21.


E si stavano già preparando a coinvolgere anche i colleghi di Rovigo quando i carabinieri, risalendo alla fonte del video, hanno scoperto che il ragazzino non solo era immediatamente riemerso, ma era subito dopo salito sull'autobus per tornare a casa.


I due 16enni (l'autore del tuffo e il compagno di scuola che ha ripreso la scena) sono stati denunciati al Tribunale dei minorenni di Venezia per procurato allarme in concorso.



Interrogati su perché di un gesto tanto stupido, la risposta è stata semplice: "Per festeggiare la fine della scuola".
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