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Emergenza profughi: meno poliziotti nelle località balneari

L'allarme

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Solo 18 agenti in più per i posti estivi, da Caorle a Rosolina. Il sindacato Ugl Polizia: "Tutti gli uomini utilizzati per i profughi: così non si garantisce la sicurezza".
"Abbandonati dal Governo i litorali del Veneto".



A lanciare l'allarme è Mauro Armelao, segretario regionale dell'Ugl Polizia di Stato.



Quest'estate - spiega - "ci saranno solo 18 agenti in tutto, contro i 22 del 2016: sempre meno uomini a rinforzare i nostri uffici di Polizia per garantire la sicurezza nelle città balneari".



E ancora: "Non conosciamo i numeri dei carabinieri, ma non è possibile inviare solamente 18 uomini per rinforzare la vigilanza sui litorali che vanno da Bibione, passando per Caorle, Jesolo, Lido di Venezia e Sottomarina, fino a Rosolina mare. E’ una vergogna totale vedere questo disinteresse dettato non solo per risparmiare soldi, ma anche perché probabilmente, molto personale è impegnato per quella che ormai non è più un’emergenza profughi nelle coste del sud Italia a discapito della sicurezza durante la stagione estiva del Veneto e del resto dell’Italia".



L'invito dell'Ugl Polizia di Stato è quello che "i sindaci delle città turistiche interessate a questo taglio di rinforzi si facciano sentire con il Prefetto di Venezia. Questi rinforzi, non andranno nemmeno a coprire il personale in ferie! Ci sentiamo presi in giro; non è accettabile".
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