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Altri 500 profughi in Veneto, almeno 40 arriveranno in Polesine

L'emergenza

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Nuova ondata migratoria in corso: secondo quanto comunicato alla prefettura di Venezia, la provincia di Rovigo dovrà farsi carico di almeno 40 migranti. Cona e Bagnoli restano aperte.
Due giorni fa sulle coste siciliane sono arrivati circa 5mila migranti. Oggi ne stanno sbarcando poco meno di 9mila. In pratica, in tre giorni, tanti profughi quanto gli abitanti di Porto Viro. Solo per rendere un'idea.



Alla luce di questa nuova ondata di migranti il Viminale ha allertato tutte le prefetture per un piano straordinario di accoglienza.



A conferma di quanto la situazione venga considerata grave, il ministro dell'Interno, Marco Minniti, in volo per gli Stati Uniti per incontri bilaterali, ha fatto immediatamente rientro a Roma.



Ma di questi nuovi profughi, quanti ne arriveranno in Veneto? E in Polesine?



La Prefettura di Venezia che coordina le operazioni per il Veneto è stata allertata per accoglierne 500 in Regione.



In base al criterio demografico adottato fino ad oggi, e che per il momento è stato confermato, la maggioranza dei migranti sarà assegnata a Padova (la provincia più popolosa del Veneto), dove si stimano 80 arrivi. A seguire Verona, Venezia, Vicenza e Treviso. Rovigo e Belluno, le più piccole, si devono attrezzare invece per fare fronte a 40 arrivi cadauna.



E' chiaro che si tratta di numeroi che vanno a sommarsi a quelli già presenti sul territorio, e che dunque salteranno i tetti finora rispettati.



Di pari passo è evidente che i centri di accoglienza di Bagnoli e di Cona, di cui si era promesso il ridimensionamento, continueranno ad operare a pieno regime.

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