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Il caso

Sottomarina, indagato il gestore della spiaggia "fascista"

Il reato ipotizzato è quello di apologia del fascismo. Nello stabilimento erano presenti vari cartelli che inneggiavano al Duce.

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L'ingresso della spiaggia fascista a Sottomarina (foto Repubblica)

Il gestore di "Punta Canna", la spiaggia "fascista" di Chioggia, è indagato dalla Procura della Repubblica di Venezia. I magistrati hanno aperto un fascicolo d'inchiesta dopo la denuncia trasmessa dalla Digos per via dei cartelli esposti nello stabilimento, inneggianti a Mussolini e al Ventennio, e ai discorsi "anti democratici" che il gestore ha diffuso per tutta la spiaggia attraverso gli altoparlanti. Il reato ipotizzato è quello di apologia di fascismo.


Come riporta il quotidiano "Repubblica", il gestore dello stabilimento sabato scorso aveva pronunciato all'altoparlante del bagno frasi come "La democrazia mi fa schifo". "Sono totalmente antidemocratico e sono per il regime. Ma non potendolo esercitare fuori da casa mia, lo esercito a casa mia". "A casa mia si vive in totale regime". "Io sono per lo sterminio totale dei tossici".


Inoltre ovunque nella spiaggia ci sono cartelli con l'immagine di Benito Mussolini, con frasi attribuite al Duce e di Ezra Pound.

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