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Adige e Po in secca: limiti drastici ai prelievi per l'agricoltura

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L'Adige in secca

Nuovo Stato di crisi idrica: limitato al 50% il prelievo di acqua per irrigazione dall'Adige che è ai minimi storici. Anche il Po soffre. E il mare sta rapidamente risalendo...
Con un proprio documento la Regione Veneto, rappresentata dall’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan ha invitato il ministro dell'Ambiente Galletti, incontrato nel corso della Conferenza Stato-Regioni sul tema siccità, ad intervenire per fronteggiare le conseguenze delle scarse precipitazioni dello scorso inverno e primavera e dalle torride temperature di questa estate.



Tra lo scorso ottobre e giugno 2017 le piogge in Veneto sono diminuite del 25% rispetto alla media stagionale, con punte del 33% nel bacino dell’Adige e del Po. Nella sezione di Boara il fiume Adige ha attualmente una portata di 25-30 metri al secondo, contro gli 80 previsti per il corretto di funzionamento della barriera anti-intrusione salina posta in prossimità della foce”.



L’amministrazione regionale ha già predisposto interventi emergenziali per oltre 7 milioni di euro ed è pronta ad emanare la quarta dichiarazione di stato di crisi idrica, protraendo così al 10 agosto i limiti per i prelievi irrigui del 50% nel bacino dell’Adige e del 20% negli altri bacini.



“Appare sempre più urgente varare un piano nazionale di soccorso idrico, in particolare per le pianure del Nord, e realizzare importanti infrastrutture che consentano di diversificare gli approvvigionamenti idropotabili, accumulare l’acqua nei periodi piovosi, in particolare nelle zone montane, e ottimizzarne l’uso nei periodi più secchi. Il Veneto ha pronti nel cassetto 80 progetti finanziabili per avviare cantieri di interventi idraulico e di bonifica”.
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