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La Regione impone lo stop ai richiami vivi ancora per un mese

Caccia e allarme aviaria

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Gli organi di controllo e vigilanza sono all’opera e pronti a segnalare tempestivamente ed efficacemente, anche in siti periferici, eventuali anomalie e scorrettezze. E scatta l'allarme aviaria.
La Regione Veneto ha confermato il divieto all'utilizzo di richiami vivi da parte dei cacciatori e ha intensificato la vigilanza.

L’assessorato regionale alla Caccia, insieme ai Servizi veterinari regionali in collegamento con il Centro di Referenza per l’Influenza Aviaria e con il Ministero della Salute, ha inoltre diramato un'ulteriore raccomandazione alle associazioni venatorie e agli Uffici Caccia delle province con la quale si ribadisce la prosecuzione fino al 31 ottobre del divieto di utilizzo di richiami vivi a fini venatori, così come disposto dal Ministero della Salute il 30 dicembre scorso, nell'ambito delle misure adottate per prevenire focolai di influenza aviaria.



“Il fatto che sia stato segnalato, da parte di agenti volontari dell’Enpa, un caso di inosservanza del regime di divieto dell’utilizzo di queste specie come richiami vivi da parte di cacciatori – commenta l’assessore regionale alla Caccia
- non è altro che una indiretta conferma che la catena informativa e di vigilanza promossa dalla Regione, e rispetto alla quale si mantiene la massima attenzione, funziona e continua a funzionare”.
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