Cerca

Zaia presenta ddl Veneto in consiglio regionale

Veneto

98723
“Con rispetto istituzionale vogliamo la competenza su tutte le 23 materie previste dall'art. 116 della Costituzione e i fondi per gestirle."

ZAIA IN CONSIGLIO from La voce di Rovigo on Vimeo.






Intervenendo oggi in apertura della seduta del Consiglio Regionale del Veneto, il Presidente della Regione Luca Zaia ha dato avvio alle procedure istituzionali conseguenti all’esito del referendum del 22 ottobre scorso sull’autonomia, presentando all’aula i contenuti del disegno di legge approvato dalla Giunta il 23 ottobre mattina attraverso il quale si muoverà il cammino della trattativa istituzionale con il Governo.


“Sono qui – ha esordito il Governatore - nella convinzione della centralità del Consiglio regionale in una nuova partita che apriamo oggi, dopo aver chiuso quella del referendum attraverso il quale i veneti ci hanno detto a gran voce che vogliono l’autonomia”. “La perseguiremo – ha aggiunto – nel pieno rispetto del dettato costituzionale e dell’articolo 116 e seguenti della Carta, con forza e determinazione, ma anche con la serietà istituzionale richiesta da una prospettiva storica per il Veneto e per i Veneti”.


“Serietà e rispetto – ha tenuto a precisare – che nessuno deve scambiare per arrendevolezza, perché chiediamo tutto quello che ci è consentito dall’articolo 116: la competenza esclusiva su 23 diverse materie, le risorse per gestirle, e la specificazione dettagliata delle competenze. L’obbiettivo finale è quello di arrivare alla stessa situazione del Trentino Alto Adige, anche se di fatto e non di diritto”.


Zaia ha quindi descritto per sommi capi il disegno di legge della Giunta che, ha detto, “si compone di 58 articoli con i quali entriamo nello specifico di ognuna delle 23 materie. Un testo equilibrato e preciso, ma senza compromessi. “Il 23 ottobre scorso – ha infine detto – abbiamo approvato anche un disegno di legge statale di iniziativa regionale per l’inserimento del Veneto nell’articolo della Costituzione che elenca le Regioni e le Province a Statuto Speciale, ma questo è un cammino diverso e disgiunto da quello indicato nel disegno di legge per l’autonomia. Sarà il Consiglio regionale a decidere se e come proseguirlo”.




Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400