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Viaggio tra i veneti del Rio Grande do Sul

Il progetto

1523-2017 CATARSE TRA-VENETI-seminario su Talian.j
Il progetto“Catarse tra Veneti” che ha condotto giovani veneti di diverse province a conoscere i discendenti degli emigrati in Brasile.
Parlando veneto ci si intende tra continenti diversi, anche a distanza di generazioni. Questa l’esperienza di Anna Tolin, restauratrice e grafica padovana, Mattia Stoppato, consigliere comunale di San Giovanni Lupatoto, Andrea Grazian, tecnico agrario vicentino, e Alessandro Mocellin, bassanese, direttore dell'”Academia de ła lengua veneta”. I quattro sono stati protagonisti del progetto “Catarse tra Veneti” che ha condotto giovani veneti di diverse province a conoscere altri veneti, quelli del Rio Grande do Sul, discendenti di quanti emigrarono in Brasile a fine Ottocento e inizio Novecento. La missione culturale veneta è stata ideata e organizzata dall'associazione InfoMedia Veneto, che si occupa di diffondere la cultura veneta in Veneto e nel mondo.



I quattro veneti hanno incontrato 9 comunità di due diverse province di Rio Grande do Sul, 5 scuole, 3 università (Santa Maria, Caxias do Sul e Porto Alegre) dove hanno partecipato, anche in qualità di relatori, a seminari internazionali sul ‘talian”, nell’ambito di progetti scientifici volti a promuovere progetti di divulgazione e insegnamento del veneto-brasileiro.



L’emigrazione in Brasile è stata un fenomeno al 90% veneto. E ancor oggi il ‘talian’ che in realtà è veneto-brasileiro, o veneto-riograndes, è la lingua comune nelle comunità di immigrazione nord-italiana in Brasile. Toponimi come São João do Polêsine, Vale Vêneto, Nova Padua, Nova Bassano, Novo Treviso, Val Verones, Val Feltrina, Nova Udine, Nova Veneza, e persino “Monte Grappa” sono la prova eloquente di come i veneti abbiano voluto riprodurre la loro terra dall’altra parte del mondo”, fanno notare Mattia Stoppato e Matteo Grazian.





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